LODI Il baby organista Leonardo Demichele: a 13 anni sogna di dirigere un’orchestra

Giovanissimo, il suo talento è già conteso in diverse chiese della città di Lodi

La prima volta che ha suonato per un pubblico di fedeli durante una celebrazione era il 3 maggio dell’anno scorso e aveva solo 12 anni. «Se riguardo oggi il video però, vorrei mettermi le mani nei capelli». Ha già le idee chiarissime sul suo futuro - «voglio fare il direttore d’orchestra» - e la sua passione per la musica classica è stata pure notata dalla piattaforma di streaming che usa per gli ascolti e che lo ha premiato per la quantità di ore passate tra le note senza tempo della musica classica. Tra Santa Maria del Sole e San Fereolo, tra la Cattedrale e la chiesa di Motta Vigana (Massalengo), potrebbe accadere di notare un organista davvero speciale, il lodigiano Leonardo Demichele, 13 anni appena, studente di terza media della Ada Negri.

«Mi sono appassionato all’organo all’età di 7 anni - racconta con semplicità, accanto alla mamma Francesca Laurano - , grazie ad un organista di Mairago. Poi dato che sono curioso, ho iniziato a documentarmi da solo su YouTube e Google, andando a esplorare tutto l’ambito della musica classica. Ho iniziato a suonare proprio guardando dei video su Youtube». Insomma altro che challange e youtuber che spopolano tra i ragazzini, Leonardo sulla piattaforma studiava come imparare a ricreare quei suoni che ha sempre considerato magici. «Il pianoforte mi è sempre sembrato troppo comune e l’organo secondo me ha un suono unico - spiega - : adesso studio però sul serio all’Accademia Gaffurio e ho conosciuto il maestro Michelangelo Lapolla». Grazie alla preparazione da autodidatta è arrivato praticamente da solo ad apprendere i primi rudimenti dei canti religiosi e ha già accompagnato diverse celebrazioni. «Ho suonato a Motta Vigana, dove capita spesso che non ci sia l’organista, ma anche a Santa Maria del Sole, dove faccio alcuni pezzi, non tutta la celebrazioni - elenca con piglio e precisione - : ho suonato anche a San Fereolo e tra poco esco e vado in Duomo per suonare alcuni brani». L’emozione non manca, compresa un po’ d’ansia, «ma quella è più intensa quando devo suonare davanti a un pubblico di esperti come in accademia: a Natale mi piacerebbe ricevere un organo, anche se i miei maestri mi suggeriscono di partire dal pianoforte, che è la base per la tecnica». La materia preferita a scuola? La musica naturalmente, «anche se la maggior parte delle cose già le so: mi piace molto anche la storia, che mi permette di capire meglio i contesti storici legati alle produzioni musicali di epoche diverse». Dopo i compiti, tutti i giorni, c’è spazio per la musica nella vita di Leonardo. «Farò sicuramente il conservatorio, perché il mio sogno è diventare direttore d’orchestra».n

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