LODI I “sogni” dei più piccoli adesso diventano realtà

Finanziati i progetti del concorso “Becoming a citizen”

Diventano realtà i “sogni” dei bambini del concorso “Becoming a citizen”. A partire dal prossimo novembre, quando inizierà a prendere forma, nel concreto, uno dei progetti ideato da un gruppo degli 800 giovanissimi coinvolti dall’iniziativa di partecipazione voluta dall’amministrazione. A bambini e ragazzi della città era stato chiesto di ideare un progetto - con un budget massimo di 5mila euro - da sottoporre al voto della città e il più votato sarebbe stato realizzato.

Si partirà dal primo classificato e a ridosso della festa dell’albero del prossimo 21 novembre sarà programmato un evento per avviare la piantumazione del frutteto lungo l’Adda proposto dai bambini delle Scuole diocesane, che avevano conquistato tutti con il loro progetto di portare 60 alberi da frutto in una zona vista fiume. I ragazzi avevano pensato agli argini dell’Adda, che però sono off limits, perché di competenza dell’Aipo e l’idea dell’amministrazione è di utilizzare un’area poco distante dall’imbarcadero, dove oggi c’è solo della vegetazione spontanea. «Si preparerà l’area prima, ripulendola parzialmente e preparando gli scavi, per poi coinvolgere i ragazzi in una giornata e avviare le piantumazioni», spiega l’assessore all’ambiente Stefano Caserini.

Si lavora anche ad un altro dei progetti ideati dai ragazzi del concorso Becoming a Citizen, quello della scacchiera gigante. «Grazie all’intervento di Fondazione Casa della comunità e Fondazione Comunitaria che hanno preso a cuore l’iniziativa, è stato possibile finanziare la realizzazione di tutti e tre i progetti giudicati vincitori - aggiunge l’assessore alla partecipazione Mariarosa Devecchi - : abbiamo già fatto elaborare il progetto della scacchiera gigante, da uno studio specializzato, inserendo delle funzioni matematiche. Sarà molto grande, 12 metri per 12, con scacchi che avranno come dimensioni tra il mezzo metro e il metro, e stiamo valutando la posizione. Anzi, se ci fossero idee fatecele pervenire». Quelle che si stanno valutando sono la chiusura al transito della parte finale di via dell’Acquedotto - «considerato che è anche rischiosa in quel punto l’interferenza tra pedoni e auto» ha aggiunto Caserini - e l’utilizzo della piazza davanti alla questura lungo via Defendente.

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