LODI I lucernari bucati al cimitero di San Bernardo sono ancora in attesa di una riparazione

Le coperture sono state danneggiate in occasione della violenta grandinata della scorsa estate

La memoria dei morti è tanto importante quanto quella dei vivi. Anzi, forse lo è di più, in virtù della natura univoca del rapporto che si può instaurare con i propri cari defunti. In tal senso, quindi, una preghiera od un momento di riflessione di fronte alla lapide di un padre, una madre, un nonno od una zia che non ci sono più, assumono un significato speciale, di natura affettiva, personale. Fa specie quindi vedere che i luoghi deputati alla custodia dei resti mortali di chi ci ha preceduto versino oggi in uno stato di abbandono. Un turbamento che affligge pure i cittadini che sono soliti recarsi presso il cimitero di San Bernardo. Qui, i lucernari sfondati dalla grandine abbattutasi questa estate sul territorio lodigiano non sono ancora stati riparati.

Con le inevitabili conseguenze: da mesi infatti, è il caso di dirlo, piove sul bagnato. Basta infatti alzare lo sguardo per rendersi conto che le falle sul soffitto sono ancora lì, a testimoniare che nessuno, se non i parenti che si recano a fare visita ai propri cari, sembra essersi accorto del problema. «Non ho parenti da andare a visitare in quell’ala di cimitero - rivela una anziana vedova, venuta a portare fiori freschi per il defunto marito - ma ho sentito molte persone lamentarsi della faccenda. C’è da dire, inoltre, che le problematiche del cimitero sono ben più diffuse, e non si limitano solo ai lucernari rotti, ma riguardano anche l’illuminazione votiva». Una sensazione che viene confermata anche dalla signora Luciana, che con un velo di amarezza nella voce confida come le condizioni del cimitero di San Bernardo lascino molto a desiderare: «Capita spesso che si verifichino disservizi riguardanti l’illuminazione di lapidi e tombe. Spesso dobbiamo essere noi utenti a richiedere nuove lampadine per sostituire quelle vecchie, ormai bruciate e quindi fuori uso. È un peccato vedere il cimitero del nostro quartiere in queste condizioni. Un tempo era così ben tenuto ed ora, se lo si guarda attentamente, non sembra più lo stesso».

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