Lodi, i cigni del lungofiumesono diventati “genitori”

Fiocchi azzurri e rosa per i cigni del lungofiume. Dalle anse dell’Adda sono venuti alla luce quattro piccolini, che già sguazzano vicino al ponte. Una sorpresa che ha fatto partire la gara per il battesimo delle tenere mascotte. «Abbiamo scelto Acqua e Ghiaia, per le due femmine, e Platano e Salice, per i due maschietti - racconta Gino Cassinelli, presidente dell’associazione “Nüm del Burgh” - sono nati nel fine settimana, dopo che avevano deposto le uova in un posto sicuro, il geraletto al centro dell’alveo a monte del ponte. E ora è un vero spettacolo ammirarli».

Nei giorni scorsi sono state diverse le persone che si sono date appuntamento sulle rive per seguire i movimenti dei cigni. «Abbiamo portato noi quei due esemplari in Adda - aggiunge Cassinelli -: mi ricordo che è avvenuto alcuni anni fa, poi dopo una piena se ne sono andati e hanno abbandonato il tratto urbano del fiume. Per loro avevamo scelto il nome Borgo e Maddalena. E ora sono arrivati quattro piccoli, che sono bellissimi». I bianchi animali si spostano sul’alveo e si proteggono sulle sponde, trascinandosi a fianco tutta la prole. Già ieri per osservare le meraviglie della natura qualcuno aveva portato un binocolo e controllava da lontano ogni loro mossa. «I primi due sono nati sabato e gli altri di domenica - riferisce un pensionato, che si trovava sulle rive dell’Adda - li ho osservati per decine di giorni e alla fine dagli arbusti abbiamo visto spuntare dei cigni di dimensioni minuscole. Avevano anche l’anno scorso depositato le uova, ma poi un’improvvisa piena del fiume le aveva spazzate via. Invece questa è stata la volta buona. Ho notato che stanno sempre vicino alla mamma o al papà, che si danno da fare per loro e cercano sui fondali il nutrimento. Li proteggono dagli uccelli e stanno insegnando loro anche a nuotare». Per salvaguardare questi splendidi uccelli dall’invadenza di molti curiosi, sulle sponde si alternano anche gruppi di pensionati e altre persone, che stazionano sulle sponde e suggeriscono a tutti di non avvicinarsi troppo, al fine di non disturbare l’equilibrio della natura e far quindi fuggire lontano i due cigni, accompagnati da Acqua, Ghiaia, Platano e Salice. Sono nomi scelti in relazione al luogo dove sono nati: tra l’acqua e la ghiaia di un geraletto e in mezzo ad un salice e un platano.

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