Lodi, Giardini Barbarossa ancora nel mirino degli incivili

Tra bivacchi, vandalismi e rifiuti la “sofferenza” dell’area verde

Ci sono i vistosi “buchi” nelle aiuole, frutto di vandalismi alle piantine messe a dimora, poi rimosse e non ancora sostituite. E ci sono i grandi tassi che sono sempre il rifugio preferito degli incivili. Basta dare uno sguardo all’interno - affacciandosi dalle aperture nella parete vegetale create dai tanti passaggi - per vedere cartacce qua e là, una coperta abbandonata. Il taglio del nastro dell’ultima parte del “Central Park” lodigiano risale al 2009, con il sindaco Guerini. E il completo restyling li ha resi una “bomboniera” che ha cambiato volto alla città e ha assicurato un biglietto da visita adeguato al centro della città capoluogo di provinciale, quindici anni dopo restano un tallone d’Achille in termini di decoro e manutenzione i giardini Federico I, meglio noti come Giardini Barbarossa o Giardini del Passaggio.

A incidere spesso e volentieri è l’effetto di una sola parola, ovvero inciviltà declinata sotto molteplici aspetti.

Il servizio completo sul Cittadino in edicola giovedì 15 febbraio.

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