LODI Giampiero riabbraccia la sua Anna a Santa Savina VIDEO

I coniugi sono di nuovo insieme dopo 62 anni di matrimonio

Portami a casa, portami a casa”, gridava e piangeva, quando lui andava a trovarla in casa di riposo. E appena usciva dalla porta si lamentava con il personale che suo marito non si faceva vedere. Passava le giornate con il fazzoletto in mano ad asciugare le lacrime.

LODI Giampiero riabbraccia la sua Anna a Santa Savina. Video di Cristina Vercellone

Adesso, invece, sono felici, uno accanto all’altra, nella casa di riposo Santa Savina di via Marsala. Lei è Anna Gallo, lui Giampiero Leri. Entrambi hanno 82 anni. Hanno festeggiato l’11 febbraio 62 anni di matrimonio. La signora ha qualche problema di memoria, ma quando si parla del passato sorride e ricorda tutto.

«Mia moglie è entrata a Santa Savina lo scorso giugno - racconta il marito -, tutte le volte che venivo a trovarla mi diceva “Giampiero portami a casa”. E quando rientravo nella nostra casa di via Bocconi c’erano solo i muri. Ero sul punto di riportarla a casa, ma non sono molto in forma, cammino con il bastone. Ho pensato che se mi fosse successo qualcosa lei non se la sarebbe cavata. Allora ho incominciato a chiedere se avessi potuto venire io qua da mia moglie, poi ho scritto una lettera in direzione. Si sono commossi e quando si è liberato un posto mi hanno chiamato».

Adesso, aggiunge Leri, «Anna non può stare un attimo senza di me. Se dovessero darmi 5 centesimi ogni volta che mi chiama, gli ho detto questa mattina, sarei ricco». Il ricordo va alle vacanze estive a Brunate con il cane che non si staccava un attimo dalla coppia e dalle due figlie Alessandra e Maria Pia, mamma delle due nipoti Silvia e Laura. «Dirigevo il laboratorio di antiparassitari alla Sipcam di Salerano - racconta Leri -; sono perito agrario; prima lavoravo al’istituto di praticoltura di viale Piacenza insieme a Giovanni Haussmann. Abbiamo fatto anche delle pubblicazioni insieme». La moglie, invece, lavorava in assicurazione.

«Mi sembra si chiamasse Tirrena - dice lui -, teneva la contabilità, la cassa, teneva d’occhio le scadenze. Faceva tutto. Quando il direttore arrivava da Milano, una volta al mese, lei faceva il resoconto». Adesso la vita è diversa, ma stretti in un abbraccio i due coniugi hanno ritrovato la serenità di prima.

«La mattina andiamo a messa - racconta lui -beviamo il caffè e chiacchieriamo. A lei le animazioni non piacciono tanto, quindi dopo pranzo facciamo un pisolino, poi ci sono la merenda e il rosario. Quando verrà la bella stagione andremo anche a fare qualche passeggiata». Leri mostra il suo smartphone con i ricordi delle nipotine.

Sua figlia Alessandra insegna arte alla Spezzaferri, la nipote Silvia studia all’università e Laura 22 anni frequenta la scuola di fumettista: «Guardi che bel disegno - dice scorrendo le immagini nella galleria - è la città delle giraffe».

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