Lodi, gesto vandalico al distributore

Non riesce a fare il rifornimento di benzina e, con uno scatto d’ira, distrugge la colonnina collegata alle pompe. Una scena di “ordinaria follia”, avvenuta in pieno giorno al distributore Eni di piazzale Crema, zona Revellino. «Domenica mattina l’impianto era chiuso ma sono comunque passato, intorno alle 11.30, per dare un’occhiata - spiega il gestore dell’impianto, Luciano Pagani -. Era tutto a posto e sono andato via. Invece, intorno all’una, un mio cliente mi ha chiamato dicendomi che c’era tutto rotto». La prima cosa a cui ha pensato è stato al furto della cassa del self service; invece, una volta arrivato sul posto, si è trovato davanti a una situazione ben diversa ma comunque non meno grave, visto che quel danno costringerà il distributore a lavorare a “mezzo servizio” fino alla riparazione.

Proprio questo distributore era già stato vittima di un atto di vandalismo. Circa un anno e mezzo fa, infatti, ignoti avevano incendiato un’intera colonnina durante la notte distruggendola completamente. Ironia del destino, solo giovedì scorso l’Eni aveva riposizionato gli erogatori danneggiati, facendo tornare l’impianto pienamente operativo. «Se non me li avessero rimessi, oggi non avrei potuto lavorare» aggiunge Pagani. Già domenica pomeriggio la questura aveva mandato una volante nel piazzale per fare i rilievi, mentre ieri mattina la Scientifica ha prelevato i filmati registrati dalle telecamere per individuare il responsabile di quel gesto. «Si vede una Fiat Punto che si ferma e un giovane che inserisce i soldi nel self-service per fare rifornimento - spiega ancora Luciano Pagani -, ma forse non è riuscito a fare uscire la benzina e così ha colpito il display con i prezzi del carburante». Dalle immagini sembra che abbia colpito il vetro a mani nude, anche se questo verrebbe smentito dall’assenza di tracce di sangue. Poi, dopo quel gesto di follia, il giovane è risalito sull’auto e si è allontanato. Il numero di targa non si riesce a leggere, ma ora gli specialisti della questura cercheranno di “pulire” le immagini con gli appositi strumenti per risalire all’intestatario del veicolo e quindi all’autore di quel gesto.

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