LODI - FRIZIONI NEL PARTITO -L’assessore Buzzi dice addio a Fratelli d’Italia

L’esponente di spicco del partito della Meloni contesta il commissario Raimondo e sbatte la porta

Il “malessere” era nell’aria da tempo, almeno da un paio d’anni. Gli ultimi mesi - e le scelte della dirigenza a livello locale - hanno fatto da peso decisivo nella scelta. Stefano Buzzi, assessore della giunta Casanova, con delega alle politiche per la Casa, il Volontariato e la Protezione Civile, lascia il partito della Meloni. E dice addio ad un percorso partito sul territorio con Alleanza Lodigiana, a cui è seguito poi il connubio con Fratelli di Italia, generando un terremoto politico interno al centrodestra. Buzzi ha annunciato che non si ricandiderà con Fratelli di Italia, alla prossima tornata di primavera, senza però specificare se all’orizzonte c’è al momento un nuovo approdo politico oppure no. Intanto la notizia è che la sua casa politica non è più quella di Fratelli di Italia.

«Da un paio di anni vivevo con sofferenza la gestione del partito a livello regionale e nazionale, ma il colpo di grazia, se possiamo definirlo così, me l’ha dato il commissariamento del partito a livello locale che mi ha tolto ogni volontà di continuare a percorrere questa strada e di condividere contenuti politici che non sono più in linea con le mie idee: non vedo più lo spirito del congresso di Trieste» ha detto l’assessore Buzzi. Il cambio della guardia, nel coordinamento provinciale del partito, risale all’ottobre scorso, quando Gianmario Invernizzi si è dimesso dal ruolo di segretario provinciale per poi ricevere un incarico nel coordinamento regionale come referente elettorale di diverse provinciale lombarde. In un momento più che delicato per il partito finito sotto i riflettori per i legami con l’estrema destra, che aveva anche portato all’addio del segretario cittadino Omar Lamparelli, non sostituito da allora, e del consigliere comunale appena eletto a Sant’Angelo Eugenio Carriglio. Il coordinamento del partito è stato affidato a Fabio Raimondo, verso cui sono indirizzati alcuni dei rilievi di Buzzi. «Non condivido la gestione attuale - ha chiuso Buzzi - : il commissario, a mio avviso, non ha saputo muoversi in maniera adeguata in un momento delicato come quello verso il voto».

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