Lodi in festa per San Bassiano

(19 gennaio, ore 21) Una città unita nel nome della riconoscenza. Un leitmotiv che ripete e si rinnova di anno in anno, nel giorno del Santo Patrono di Lodi, quel San Bassiano più che mai «defensor pauperum», difensore dei poveri, come lo ha definito il vescovo Maurizio Malvestiti. Perché “prendersi cura” degli altri è il sentimento che accomuna tutti i lodigiani meritevoli che ieri pomeriggio sono stati invitati sul palco del Teatro alle Vigne, a cominciare da Massimo Dominici, ptremiato dalla Familia Ludesana con il Fanfullino della riconoscenza, la statuetta d’oro che dal 1968 viene assegnata a personalità che tengono alto il nome di Lodi in Italia e nel mondo. Oncologo e ricercatore classe ’72, da anni Dominici si dedica allo studio delle cellule staminali e alla battaglia contro i tumori: nel 2005 ha fondato il Laboratorio Microscopia Applicata e Biologia Cellulare presso il Parco Scientifico di Mirandola (Modena), oggi è alla guida di una start up d’avanguardia, Rigenerand. Il suo sterminato curriculum conta inoltre oltre 120 pubblicazioni scientifiche, a cui a cui si aggiungono 115 seminari su invito in congressi nazionali e internazionali.

(19 gennaio, ore 17) La giornata di festa per San Bassiano arriva al suo gran finale. Ogni anno, nel pomeriggio del 19 gennaio alle Vigne, Lodi dice il suo grazie e questa volta lo fa premiando con il Fanfullino Massimo Dominici, ricercatore di fama internazionale nel campo dell’oncologia. Dominici, classe ‘72 e originario di Secugnago, ha fondato nel 2005 il Laboratorio Microscopia Applicata e Biologia Cellulare presso il Parco Scientifico di Mirandola (Modena), oggi è alla guida di una start up d’avanguardia. Le benemerenze civiche saranno invece consegnate a sette associazioni cittadine.

(19 gennaio, ore 12) «Ci accorgiamo tutti, cari amici, al di là delle nostre posizioni e del nostro credo, che vi è una serie di circostanze che vorrebbe impedire di rientrare in noi stessi. Non si vuole che l’uomo pensi perché pensare significa approdare in qualche misura alla spiaggia della verità, perché questo è pericoloso per il potere che anziché pensarsi come servizio si pensa come dominio». Ecco le parole del cardinale Bagnasco nell’omelia del Pontificale di San Bassiano. «Dobbiamo diventare sul piano culturale dei dissidenti. Per non essere distratti da ciò che è vero, essenziale, per poter approdare alla verità delle cose, innanzitutto della vita e quindi della società. Non si vuole che noi pensiamo perché pensare in profondità diventa un pericolo», ha detto il cardinale. E ancora: «La cultura nella quale siamo immersi non brilla di verità, né cristiane né umane. Piuttosto sembra spingere all’apparenza. C’è motivo in più per una testimonianza umile e convinta della vita nella verità. Non è vero che fare il bene o dire le nostre piccole o grandi verità non serve a nulla. Non è vero. Noi crediamo al contagio della verità e del bene. E comunque questo è il nostro compito».

Dopo l’Offertorio con i figuranti della Pro Loco portatori dei doni della terra e del fiume del Lodigiano, in Cattedrale il Pontificale si avvia ai riti di Comunione, mentre in Broletto la fila per la trippa si è rimpolpata. E appena dopo la Messa solenne, come consuetudine, insieme alle autorità civili il vescovo di Lodi accompagnerà il cardinale Angelo Bagnasco all’assaggio della raspadüra, sotto i portici del Broletto. Gli appuntamenti religiosi prevedono poi i Vespri solenni in Cattedrale, questo pomeriggio poi alle 16.30, presieduti da monsignor Malvestiti, che questa sera alle 20.30 presiederà la Messa per in patrono anche nella chiesa parrocchiale di San Bassano, in provincia di Cremona.

(19 gennaio, ore 11) «Volgi lo sguardo dal cielo…». Ha sempre una solennità e nello stesso tempo ha note familiari, l’inno al patrono cantato dalla Cappella musicale con il quale si è appena aperto il Pontificale di San Bassiano in Cattedrale. E mentre in cripta continua l’omaggio dei Lodigiani all’urna del patrono ed è grande il dispiego delle Forze dell’ordine e dei volontari in servizio, numerosi sacerdoti stanno concelebrando con il vescovo di Lodi monsignor Maurizio Malvestiti e il vescovo emerito Giuseppe Merisi il Pontificale presieduto dal cardinale Bagnasco. «L’abbraccio di tutto il Lodigiano al patrono si apre a tutta la nazione e al mondo intero, grazie anche al suo ruolo di presidente della Conferenza episcopale europea e presidente del Consiglio dei vescovi europei – ha detto monsignor Malvestiti nell’esprimere il benvenuto all’inizio della celebrazione -. Con la Chiesa innalziamo la preghiera per l’unità dei cristiani. Accanto all’ambone – ha spiegato il vescovo di Lodi – è stata posta una tela cinquecentesca la cui paternità è di Martino o Alberto Piazza. Raffigura la Dormizione della Vergine tanto cara all’Oriente Cristiano. Pietro veste abiti pontificale del tutto simili a quelli che l’iconografia attribuisce a San Bassiano. Il nostro patrono edificò la basilica antica della Trinità e dei Dodici Apostoli a Lodi Vecchio, edificò una Chiesa fedele nella grazia e nell’amore. Affinchè nessun mercenario, bensì il Pastore Buono, fosse riconosciuto».

(19 gennaio, ore 10) La fila per la trippa è già iniziata nel cortile tra il Palazzo Broletto e la Cattedrale, il commissario prefettizio sta pronunciando il discorso ufficiale nella cripta della Cattedrale, mentre l’omaggio al patrono riprenderà al termine dei discorsi ed è aperta la Porta Santa della Misericordia. Ha preso il via la giornata della solennità del San Bassiano 2017, con il mercato colorato in piazza e gli ultimi preparativi per la distribuzione della trippa. A breve avrà inizio il Pontificale presieduto dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei.

(19 gennaio, ore 9) I colori e i profumi della grande fiera in piazza della Vittoria, il solenne Pontificale in Cattedrale con il cardinale Angelo Bagnasco, la büseca sotto i portici del Broletto, il Fanfullino e le benemerenze. Lodi rinnova oggi i riti di San Bassiano, la festa del patrono veste le città a festa secondo un programma che viene dalla tradizione e per questo è caro alla gente di Lodi. Devozione e folclore si fondono alla perfezione in questa giornata nella quale la città mette in mostra i suoi gioielli, aprendo musei e monumenti ai visitatori attesi numerosissimi per le vie del centro.

Le celebrazioni in onore del patrono della città e della diocesi prenderanno il via alle 10 nella cripta della Cattadrale, davanti all’urna del santo, con il consueto l’omaggio della municipalità. Il corteo scenderà in duomo da Palazzo Broletto, alla presenza dei figuranti della Pro loco e delle autorità. Seguiranno i discorsi ufficiali e quest’anno la municipalità sarà rappresentata dal commissario prefettizio Mariano Savastano.

Alle 10.30 in Cattedrale avrà inizio la celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo metropolita di Genova, presidente della Conferenza episcopale europea e presidente del Consiglio dei vescovi europei. Il cardinale è nato il 14 gennaio 1943 e ha quindi compiuto 74 anni da pochi giorni. A Genova ha frequentato il ginnasio, il liceo classico all’interno del Seminario arcivescovile, poi è stato ordinato sacerdote nel 1966. Sempre a Genova si è laureato in Filosofia, è stato docente alla Facoltà teologica, preside dell’Istituto superiore di Scienze religiose e ha ricoperto diversi altri incarichi. Nominato vescovo di Pesaro nel 1998, è diventato arcivescovo metropolita dal 2000. È stato anche presidente del Cda del quotidiano Avvenire, segretario delle commissioni della Cei per la Scuola e università e per la Cultura e comunicazioni sociali. È arcivescovo metropolita di Genova dal 2006, e dallo stesso anno presidente della Conferenza episcopale ligure. Dal 2007 è presidente della Cei e sempre dal 2007, cardinale. Da pochi mesi è stato eletto presidente della Conferenza episcopale europea. Tra gli altri incarichi è anche presidente del Comitato per i Congressi eucaristici nazionali (l’ultimo si è tenuto proprio a Genova nel settembre 2016) e membro della Congregazione per le Chiese orientali, dove monsignor Maurizio Malvestiti è stato a lungo impegnato prima di essere nominato vescovo di Lodi. Il cardinale è già stato a Lodi nel 2009, in occasione dei 1600 anni dalla morte di San Bassiano.

I riti religiosi per il patrono si completeranno alle 16.30 con i Vespri solenni. Altre messe in giornata in Cattedrale saranno celebrate alle 7, alle 8, alle 9 e alle 18.

La conclusione del Pontificale coinciderà con la distribuzione della trippa sotto i portici del Broletto, oltre 15 quintali di zuppa fumante offerti dalla Pro loco con il sostegno della Bcc Centropadana. Nel pomeriggio toccherà agli alpini distribuire tè, vin brulè e raspadüra. Chiese e musei accoglieranno poi i visitatori sino al gran finale con la cerimonia di consegna del Fanfullino 2017 e delle benemerenze civiche, alle 17.30, presso il Teatro alle Vigne.

(18 gennaio) Rosso e giallo, i colori della città di Lodi rivestono la Cattedrale, alternandosi e richiamandosi nei drappi e nelle composizioni floreali che adornano l’altare e la statua duecentesca di San Bassiano. E’ la festa del patrono, anticipata ieri sera dalla tradizionale celebrazione della veglia. Il vescovo Maurizio Malvestiti presiede la messa solenne concelebrata da oltre sessanta sacerdoti, tra cui il vicario generale don Bassiano Uggè, i canonici della Cattedrale, i vicari foranei, i superiori del Seminario di Lodi e i parroci arrivati dalla città e dalle parrocchie.

Nell’omelia monsignor Malvestiti ha sottileato il valore dell’Eucarestia come “medicina” del peccato e invitato tutti alla celebrazione del Pontificale nel giorno di San Bassiano.

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