LODI Ex Macello, le vite sospese dei senzatetto

Nel parcheggio i segni di presenze notturne in un contesto degradato

Il piumone azzurro e blu è piegato in modo ordinato, appoggiato sopra un lenzuolo. Il “letto”, di fortuna, è sempre lo stesso, duro e inospitale, quello del passaggio pedonale a ridosso della struttura in muratura. L’”armadio”, sfruttando i cardini e la maniglia, che fanno da ganci a un giubbotto e un maglione, è una porta in metallo grigia, arrugginita. Poco oltre, c’è una seconda “postazione”, anche questa contrassegnata dall’ordine preciso con cui sono riposti pezzi di vita. Sui mattoni a vista il piumone giallo senape arrotolato con cura, il cappello nero a falde riposto sopra, mentre sotto c’è una distesa di bottigliette di plastica d’acqua ancora confezionate. E ancora due paia di scarpe, un pallone da calcio rosso; dall’altra parte dei materassi e un giubbotto blu. Forse tutta l’esistenza di qualcuno.

Ci sono ancora tracce di vite “sospese” nel parcheggio dell’ex Macello di via Vecchio Bersaglio. Dopo la tragedia di Codogno, dove ha perso la vita un senzatetto in una baracca, probabilmente mentre tentava di scaldarsi, anche a Lodi non passano inosservati i giacigli di fortuna presenti da tempo in città e in quel luogo in particolare, che hanno suscitato più di una richiesta di intervento in passato, ma anche gesti solidali. Palazzo Broletto ha già messo in agenda da tempo una riqualificazione complessiva del parcheggio, finanziata con le risorse messe a disposizione del Comune da Regione Lombardia per la ripartenza post-Covid.

Un progetto per ridisegnare lo spazio del parcheggio e mettere fine ai disagi - legati soprattutto alle condizioni dell’asfalto in molti punti impraticabile, con le condizioni che peggiorano in caso di pioggia - di chi lascia qui l’auto per andare in centro o al tribunale. Oggi nei pressi della centrale del teleriscaldamento, ci sono ancora rifiuti in parte bruciati e pezzi di mobili ed elettrodomestici. In un altro punto, ci sono due sedie e un’altra catasta di materiali a occupare alcuni posti auto. Dietro una macchina, parcheggiata dalla parte opposta, c’è un motorino a terra, probabilmente abbandonato da tempo, tra la spianata in terra e il muso del veicolo.

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