Lodi e Melegnano, blitz antidroga dei carabinieri all’alba - VIDEO

Nove arresti, sequestrati cocaina e hascisc, coinvolti anche due cubani. C’è chi si era venduto l’auto per poter fare la scorta di stupefacenti

Nove persone sono ricercate da questa mattina all’alba dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Lodi, sotto il coordinamento della procura della Repubblica di Lodi, all’esito di un’indagine per spaccio di droga, principalmente cocaina e hascisc, nelle campagne al confine tra il Lodigiano e il Sudmilano.

In tre mesi di attività, in particolare tra maggio e giugno, i militari hanno accertato la cessione di un migliaio di dosi di stupefacenti a persone residenti tra il Sudmilano e l’Alto Lodigiano, per un “fatturato” stimato in 30mila euro. Il rapporto tra tossicomani e presunti spacciatori appariva consolidato, con appuntamenti “volanti” concordati telefonicamente pochi minuti prima nei vari punti di spaccio abituali. Sequestrati 80 grammi di cocaina e 4 etti di hascisc. Quasi tutti gli arrestati sono extracomunitari non in regola con il permesso di soggiorno, e senza un domicilio fisso.

Droga tra Lodigiano e Sudmilano: nove arresti dei carabinieri. Video di Carlo Catena

Indagando è emersa anche la situazione particolare di una persona che si era venduta la propria Audi vecchia di qualche anno in cambio di droga per un valore di 6mila euro.

L’operazione, denominata “Cuba 2022”, è scattata oggi 29 marzo alle prime luci dell’alba e ha impegnato più di 50 carabinieri dei comandi Provinciali di Lodi, Milano e Pesaro Urbino, oltre a unità cinofile dei Nuclei Carabinieri Cinofili di Orio al Serio (BG), di Casatenovo (LC) e Pesaro, impegnati nel dare esecuzione agli ordini di custodia cautelare e in diverse perquisizioni domiciliari e personali nei confronti di altri indagati. Per tre persone si sono già aperte le porte del carcere, a Lodi, si tratta di due cittadini di origine Cubana di 40 e 31 anni, e di un algerino di 45 anni, tutti rintracciati a Melegnano. Decine i tossicomani segnalati al Prefetto della provincia di residenza per i conseguenti provvedimenti amministrativi. Nelle prossime ore gli inquirenti contano di eseguire tutte le misure disposte.

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