Lodi, è bufera sul bando per le piscine

Scoppia la bufera sul bando delle piscine. La società Sporting Lodi si prepara diventare gestore “unico” di diversi impianti: oltre alle due vasche alla Faustina, si occuperà anche di via Ferrabini e del centro Belgiardino. L’incarico ufficiale non c’è ancora, ma dopo l’apertura delle buste e l’attribuzione dei punteggi l’esito appare chiaro. E in Broletto partono già le contestazioni. Alcuni esponenti di opposizione hanno sollevato dubbi sulla gara: per i gruppi Cominetti ci vuole più trasparenza, mentre il movimento “5 stelle” sta valutando una segnalazione alla Corte dei conti.

L’incarico della giunta Uggetti sarà della durata di sei anni e verrà formalizzato nei prossimi giorni con l’aggiudicazione. «Sono molto soddisfatto del risultato – ha anticipato ieri il presidente di Sporting, Cristiano Galletti – abbiamo fatto un buon lavoro con la Faustina e vorremmo continuare su questa scia. Prevederemo un piano di rilancio per il Belgiardino e altri interventi che presenteremo nel dettaglio». L’altro concorrente della gara è l’associazione Fanfulla nuoto. Una selezione che era stata accompagnata nei giorni scorsi da diverse contestazioni, da parte di associazioni e società sportive. Tre soggetti avevano inviato persino una diffida in Comune a Lodi. L’atto è stato inviato da Sporting Isola Bella Srl, Asd Fanfulla Lodi 1874 Nuoto e Ads Cs Aquatica Sport e Fitness di Castelleone (Cremona). Ieri Marco Ballardini dello Sporting Isola Bella ha annunciato: «Vedremo gli atti quando la procedura sarà chiusa e poi decideremo se rivolgerci al Tribunale amministrativo regionale». Sul bando si è mossa anche la politica. I gruppi di opposizione Cominetti, che si sono confrontati anche con Ballardini, hanno inviato un comunicato per chiedere chiarimenti: «Esprimiamo perplessità per l’ennesimo caso di poca chiarezza e chiediamo all’amministrazione di applicare la tanto sbandierata trasparenza. La questione in oggetto oltre ad occuparsi di un servizio importante per la città, prevede un impegno economico rilevante, pertanto nei prossimi giorni, acquisiti tutti gli atti formali di questa vicenda, valuteremo le eventuali azioni da intraprendere per chiarire, nell’interesse della comunità e a beneficio di tutti, l’operato e le decisioni prese dall’amministrazione», scrivono Giuliana Cominetti, Paolo Rossi, Maurizio Zaniboni e Adele Burinato. Durissimo anche il commento dei gruppi “5 stelle”: «Attendiamo di vedere le carte, ma se scoprissimo che il vincitore non fosse quello che ha presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa, in nome della trasparenza e della legalità, chiederemmo immediatamente chiarimenti alla Corte dei conti, in merito ad eventuali danni erariali», ha sottolineato Luca Degano.

Infine è intervenuto il sindaco Simone Uggetti, che ha difeso il bando di gara (il responsabile del procedimento è il dirigente di settore Giuseppe Demuro): «Sono tranquillo e sereno. La scelta di favorire il più possibile il coinvolgimento delle società sportive nella gestione degli impianti della città era uno degli obiettivi del programma dell’amministrazione, conseguente alla decisione di chiudere la partecipata Gis, e il bando per l’affidamento delle piscine scoperte Ferrabini e Belgiardino è coerente con questa linea, oltre che con le indicazioni e lo spirito della legge regionale. Ciò premesso, Cominetti e qualunque altro esponente politico avrebbe potuto legittimamente, e più efficacemente, mettere in discussione il bando per la selezione del concessionario al momento della pubblicazione, esprimendo valutazioni con le quali ci saremmo serenamente confrontati».

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