Lodi, in due prigionieri del cimitero

C’è voluto l’intervento di una guardia ecologica volontaria per “liberare” una coppia rimasta prigioniera del cimitero di Riolo. Il curioso episodio è avvenuto a Pasqua, poco dopo mezzogiorno, quando una donna e suo figlio, dopo aver visitato i loro cari seppelliti al camposanto, hanno trovato chiuso il cancello elettrico alle loro spalle: «Il cancello ha la chiusura automatica, nel caso c’è un pulsante d’emergenza: ma il pulsante non funzionava», spiega Italo Boni, la guardia intervenuta per soccorrere la coppia. Quest’ultima, composta da madre e figlio, prima di tutto ha avvertito i carabinieri, spiegando di essere rimasta chiusa all’interno del cimitero: dall’Arma l’“sos” è dunque passato alla guardia ecologica, “custode” di un’altra chiave, risultata utilissima per soccorrere i due inediti “prigionieri”: «È la chiave di un cancello laterale - precisa Italo Boni -: appena ho potuto sono andato al cimitero e l’ho aperto, permettendo alla coppia di uscire». Grazie al duplice intervento dei carabinieri e della guardia ecologica volontaria, la donna e il figlio sono così potuti uscire dal cimitero di Riolo dopo un’attesa durata complessivamente poco: la permanenza forzata al camposanto è durata infatti all’incirca una mezz’ora.

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