LODI Dopo settant’anni di caffè e briscole Torretta dice addio allo storico bar

Era nato nel 1951 e ha sempre rappresentato un punto di riferimento per passanti e residenti del quartiere

Si somma a tutte le altre notizie di chiusura, la situazione dello storico bar di Torretta, che dopo 70 anni di attività, lo scorso giugno, ha chiuso i battenti. Sorto nel 1951, il locale si affaccia sul centro nevralgico del quartiere: piazzetta Sommariva. Punto di ritrovo, ristoro e divertimento per molte generazioni, tutti i residenti del quartiere, almeno una volta, hanno potuto gustare un caffè tra i suoi tavolini prossimi alla strada. Nato come latteria, si è poi specializzato in prodotti caseari e, negli anni, è divenuto anche pasticceria e gelateria oltre che bar. Prima di parlare del bar in sé, bisogna prima capire che cos’è e come funziona il quartiere di Torretta, perché se si parla di uno, occorre obbligatoriamente parlare anche dell’altro. Il quartiere corrisponde alla definizione di borgo chiuso e conservato nelle proprie tradizioni. Il fatto che si trovi parallelamente a viale Milano, e quindi alla via Emilia, ha sempre rappresentato, appunto, il parallelismo di un “ecosistema” a parte rispetto all’operosità delle aziende, delle fabbriche, e dal traffico che sfreccia veloce.

Un contrappasso cittadino, perché se al di là della via si va a cento allora, al di qua si va a dieci. Appena si entra in via della Torretta, il mondo sembra fermarsi o rallentare. Per l’impiegato, l’operaio o il camionista era una tappa fissa per respirare e libare insieme a fine giornata. La ruralità regna sovrana in un’oasi di tranquillità che si stenta a considerare come vera e propria parte della città di Lodi. Dista dal centro appena cinque minuti in bici, venti a piedi: ma i campi che circondano le vie di accesso al quartiere, lo segnalano con gradi di intimità e riservatezza rari da capire a chi non ci è mai stato.

Tutti aggettivi che si possono tranquillamente applicare anche alla vecchia “latteria di Santina”: piccola, intima, rurale, tranquilla e privatamente accogliente. Ecco come bar e quartiere hanno sempre coesistito, in un rapporto di simbiosi raro e appassionato, come se l’esistenza di uno prescinda dall’esistenza dell’altro. Ha visto nascere molte altre attività della zona, molte altre le ha viste chiudere. Ora, però, anche la frase: “Ci troviamo da Santina”, perderà via via di significato. «È stato un pub per tutti noi ragazzi, prima ancora che se ne sentisse parlare», spiega un affezionato. Ha cambiato faccia l’allora latteria, passando da semplice rivendita di latticini a vera e propria pasticceria, da bar a caffè. Il ricambio generazionale è via via mancato, portando alla situazione attuale che ha visto il bar cessare l’attività. Si perde non solo un locale, ma anche un simbolo di quel tempo che, ormai, sta definitivamente lasciando i suoi ultimi cenni.

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