Lodi, dieci colpi in cinque anni:derubata “La tana del luppolo”

Sparite le telecamere, che per quasi due anni avevano presidiato uno degli incroci chiave del quartiere, sono ritornati i ladri a Torretta. E a farne le spese è stato questa volta il bar “La tana del luppolo”, in via della Vigna Alta, dove, passando dal retro, è entrata in azione una “banda dei videopoker” che indisturbata ha scassinato le gettoniere e poi ha fatto perdere le proprie tracce. Le poche rimaste nel locale, comunque, sono già al vaglio dei carabinieri.

«È il decimo colpo in cinque anni - sbotta uno dei titolari - abbiamo un contratto con la vigilanza, ma finora queste guardie che paghiamo regolarmente di ladri, almeno da me, non ne hanno mai presi. E in questo ultimo furto non è entrato in azione nemmeno il sistema di allarme».

I proprietari del locale si sono accorti del furto solamente martedì mattina, quando il bar è stato aperto per le pulizie dopo che, lunedì, era rimasto chiuso per riposo settimanale. Attorno alle 20 di lunedì qualcuno in via della Calca aveva notato una piccola station wagon di colore verde, condotta da un uomo di carnagione scura e fattezze da rom, da solo a bordo, che non era mai stata notata in precedenza in zona e che procedeva a bassa velocità, con fare circospetto. Ma probabilmente la circostanza non è stata segnalata alle forze dell’ordine in tempo utile per un controllo preventivo.

«Lo so adesso - commenta il titolare - e non è questione di razzismo ma purtroppo capita molto spesso che un certo tipo di reati siano commessi da certi personaggi. Il problema è che ci sentiamo, come commercianti, indifesi. Chi installa i videopoker sa il rischio che corre, ma i furti non dovrebbero succedere. Questa volta hanno addirittura spaccato un pezzo di muro, pur di riuscire ad aprire la porta». I ladri non hanno toccato alcolici o vivande, ma si sono concentrati sulle monetine.

E circa un mese fa, passando però questa volta dall’ingresso principale, i ladri avevano violato anche un negozio vicino, di generi alimentari.

Contrariamente a quanto annunciato dal Comune dopo le proteste di alcuni residenti nel febbraio scorso, quando le telecamere dietro la chiesa di San Gualtero erano state spostate a sorvegliare dei cassonetti, cioè che gli occhi elettronici nel quartiere non sarebbero tornati, almeno come postazioni fisse, nei giorni scorsi invece lo stesso Broletto ha annunciato la mappa delle 32 nuove postazioni di videosorveglianza, indicando proprio via della Vigna Alta e l’ingresso della via Emilia da San Gualtero come luoghi per le installazioni delle prossime settimane.

«Ma la paura è che, sorvegliata una strada, i ladri trovino un passaggio alternativo, che per questo quartiere non manca - commenta uno dei residenti, che nel dicembre scorso, nonostante le telecamere mobili ancora in azione, si era ritrovato una finestra spaccata e la villetta svaligiata». Almeno però, le statistiche insegnano che il rischio diminuisce.

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