Lodi, denunciata

una truffatrice

Si fa dare il resto e si dilegua senza pagare. È successo sabato pomeriggio al locale “Lo spuntino”, in corso Roma 72. Una donna di bell’aspetto, sui 55 anni, con i capelli biondo ramati raccolti dietro e un paio di occhialini rettangolari da vista sugli occhi, è riuscita con i suoi discorsi a presentarsi come una cliente abituale. Ingannando la buona fede e la gentilezza dei titolari. Che si sono visti così truffati di 200 euro. E quello che è successo lì, con la medesima dinamica è successo in altri locali di Lodi e Crema.

«Da noi - spiega Elisabetta Giangrasso, titolare del bar specializzato in pizze, focacce e dolcetti - è arrivata sabato, alle 15, subito dopo l’apertura, quando il locale è pieno. Si è presentata questa signora, alta circa 1 e 60. Ha detto che avrebbe dovuto organizzare un aperitivo alla sera per il compleanno della figlia. Ha detto che aspettava me che ero a casa. Intanto aveva origliato i discorsi dei camerieri che parlavano della grigliata che mio figlio stava organizzando. Così poi si è messa a chiacchierare. “Suo figlio, stasera ha la grigliata, che bello”. “Sarà la mamma di un amico di mio figlio”, ho pensato. Ha ordinato champagne, pasticcini, di tutto un po’, poi ha chiesto il preventivo. “Avete il pos?”, ha chiesto, ben sapendo che non ce l’avevamo. Sono la moglie del dottore che ha lo studio qui avanti. Se il ragazzo mi accompagna, gli dò la torta che ho in macchina da tenere in fresco e vi consegno la banconota da 500 euro che ho in studio. Non stia a mandare avanti e indietro il ragazzo. Mi dia subito il resto”. Mi sono offerta per accompagnarla. “No - ha detto -, mi mandi pure il ragazzo che è bravo e gli do la mancia”. Io mi sono fidata. Lei e il ragazzo si sono avviati. Ad un certo punto si è fermata: “Ho la torta in macchina, da questa parte - ha detto - intanto lei suoni pure il campanello al dottor Villani. Sul campanello però non c’era alcun dottor Villani e la signora è sparita». È scattata subito l’allerta alla questura e poi la denuncia. «Quando la polizia mi ha mostrato le foto - annota la titolare - ho riconosciuto subito la donna. Nella foto i capelli non erano raccolti, ma erano dello stesso colore e cadevano sulle spalle. In questura esistono già diverse denunce a carico della medesima persona che ha agito sempre con lo stesso sistema in molti locali».

Già un paio di anni fa, probabilmente la stessa signora, aveva agito presso il fruttivendolo di via Marsala. Si era presentata a luglio quando in negozio c’era la cognata del titolare. «Franco non c’è?». “Questa è una cliente abituale”, ha pensato la donna. La signora ha ordinato frutta e verdura per 80 euro. Poi si è fatta accompagnare dal ragazzo, facendosi dare 110 euro di resto sostenendo di avere in casa una banconota da 200 euro. All’ultimo momento però ha fatto finta di essersi dimenticata qualcosa in macchina. “Arrivo subito”. E il ragazzo è rimasto in mezzo alla strada con la spesa in mano. «Uno lavora tutto il giorno - lamenta ancora Giangrasso - e poi veniamo truffati così. Voglio che gli altri colleghi lo sappiano che esiste questa persona in giro, di stare attenti e non fidarsi».

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