Lodi, definita la batosta dell’Imu

Imposta municipale unica al 4 per mille sulle prime case, addizionale Irpef più cara per i ricchi e nuova tassa di soggiorno. Ecco le novità che verranno introdotte in settimana dal Comune di Lodi. Venerdì verrà approvato il bilancio di previsione, che definirà quanto dovranno pagare i cittadini. Dopo una serie di riunioni della giunta municipale, il quadro è ormai pressoché definito. Ed entro fine giugno dovrà ottenere il via libera del consiglio del Broletto. «La scelta politica che abbiamo compiuto è quella di tutelare le prime abitazioni, applicando un’aliquota base sull’Imu - informa il sindaco Lorenzo Guerini -, bisogna tener conto che una larga parte degli introiti di questa imposta non andranno ai comuni, quindi abbiamo dovuto anzitutto pensare una manovra per mettere in sicurezza i conti dell’ente».

La nuova patrimoniale sugli immobili sarà più salata per le “seconde” case e altri stabili. Il valore da versare sarà del 9,6 per mille (o 9,7 per mille, a seconda degli ultimi conteggi). Per i locali che invece vengono adibiti ad attività produttive (tra cui edifici di imprese artigianali, commercianti al dettaglio e piccole aziende) l’aliquota sarà del 9,6 per mille con uno sconto di circa un 1 punto: l’Imu si dovrebbe attestare dunque all’8,6 per mille. L’imposta verrà portata inoltre al massimo per gli stabili che vengono utilizzati per attività bancarie, il prelievo per gli istituti di credito sarà del 10,6 per mille. Sono state garantite poi delle agevolazioni sugli appartamenti dati in affitto a canone concordato, per cui l’amministrazione municipale ha annunciato un regime particolare. In città i contratti di locazione stipulati in virtù dell’accordo sul canone calmierato sono stati complessivamente 440.

Ci saranno novità in arrivo anche sul fronte dell’addizionale Irpef: attualmente è in vigore un’aliquota che è pari allo 0,2 per cento. La volontà della giunta è quella di richiedere maggiori contributi per coloro che guadagnano di più. Verrà applicato un criterio di progressività: chi ha introiti più alti pagherà cifre più elevate. Le aliquote partiranno dallo 0,2 fino ad arrivare ad un massimo possibile dello 0,8 per cento. Si pagherà una percentuale aggiuntiva in relazione al diverso scaglione di reddito. Verrà fissata anche una soglia di esenzione per le fasce meno abbienti (al di sotto dei 13mila euro). Il salasso non si farà sentire nelle buste paga del 2012, ma peserà con il saldo dell’imposta che dovrà essere versato l’anno prossimo.

Infine c’è il capitolo della tassa di soggiorno, che verrà modulata in relazione alle categorie dei vari alberghi della città e dovrebbe portare un introito nelle casse comunali di 90mila euro. «Dovremo anche fare i conti con diversi tagli dei trasferimenti, che ci costringeranno ad una contrazione delle spese in diversi settori - annuncia il primo cittadino Guerini -. Il nostro impegno è quello di non voler ridimensionare le erogazioni per l’assistenza nel sociale e per il capitolo dell’istruzione».

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