LODI Dalla Polonia all’oratorio di San Fereolo
Prosegue l’itinerario dei giovani della Giornata mondiale della gioventù: i 250 lodigiani dopo la tappa a Barcellona sono in viaggio con don Bastia verso una nuova casa, quella di Torres Vedras che li accoglierà a Lisbona
Sedici giovani polacchi sono stati ospitati la scorsa notte dall’oratorio di San Fereolo. «Hanno dormito a Robadello dove ci sono le docce e hanno potuto lavarsi, prima di ripartire - dice don Elia Croce -. Ieri sera erano stanchissimi, hanno mangiato la pizza e sono andati a riposare. Questa mattina alle 5,30 hanno celebrato la Messa nella cappellina della Chiesa del Sacro Cuore».
Li accompagna il sacerdote Jan Opielka, che racconta: «Veniamo da Miasteczko Slaskie, un paese nel voivodato della Slesia, nel sud della Polonia (poco a nord di Katowice, ndr). Siamo partiti dalla Polonia il 31 mattino, perché fino al 30 abbiamo fatto un pellegrinaggio a Czestochowa».
Da Czestochowa a Fatima, dunque, per questo gruppo che ha viaggiato per tutta la giornata di lunedì e la sera è giunto a Robadello. Martedì all’alba la Messa e la continuazione del pellegrinaggio con tappe a Barcellona e Madrid. «Arriveremo a Lisbona il 3 agosto», dice don Jan.
E il viaggio sembra caratterizzare nel concreto questa Giornata mondiale della Gioventù. Non solo perché il tema fa riferimento alla visita di Maria ad Elisabetta, e si chiama “Maria si alzò e andò in fretta”. Ma perché il viaggio è proprio la dimensione di questa Gmg. I 250 lodigiani sono partiti in pullman da Lodi domenica 30 luglio e arriveranno a Lisbona questa sera, 1 agosto.
«In questo martedì ci troviamo molto vicini a Maria, icona biblica di questa Gmg, perché siamo ancora in viaggio - dice don Enrico Bastia, direttore dell’Ufficio di pastorale giovanile -. Come lei si reca alla casa di Santa Elisabetta, anche noi siamo in viaggio verso una nuova casa, quella di Torres Vedras che ci accoglierà a Lisbona. Ci sentiamo con lo stesso spirito, con quella fretta che non è agitazione, ma trepidazione di un incontro».
L’immagine della casa accompagnerà le catechesi, mercoledì, giovedì e venerdì. I giovani parleranno di ecologia integrale e diranno quali sono i loro sogni. Il vescovo Maurizio li guiderà nella catechesi sul tema dell’amicizia solidale. Venerdì è il giorno della misericordia e lì, sul tetto della casa, simbolo della relazione con Dio, i giovani scriveranno i loro sogni
«Oggi vivremo ancora una giornata di viaggio e ci terrà compagnia nei prossimi giorni l’immagine della casa che accompagnerà le tre catechesi, nelle giornate di mercoledì, giovedì e venerdì. Le catechesi faranno riferimento alla dinamica legata ai sogni. Nel primo giorno, parlando di ecologia integrale, ognuno scriverà su un post - it i propri sogni legati a questo tema e li appiccicherà alle pareti di una casa simbolica. Giovedì i sogni saranno legati all’amicizia solidale e aiutati dalle parole del nostro vescovo Maurizio, che terrà la catechesi su questo tema, avremo modo di meditare e di riflettere. I post - it con i sogni dei giovani, verranno attaccati sulle porte e sulle finestre di questa casa. Venerdì è il giorno della misericordia e lì, sul tetto della casa, simbolo della relazione con Dio, metteremo i nostri sogni. Quel giorno per noi sarà il giorno di Fatima e ci affideremo a Maria. che accompagna il nostro viaggio».
L’approfondimento di Raffaella Bianchi con tutti gli aggiornamento sull Gmg, in edicola sul «Cittadino» di domani 2 agosto 2023
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