Una donna lodigiana sulla tolda di comando della quarta banca italiana. Il comitato nomine del Banco Popolare ha stabilito di candidare al consiglio di sorveglianza dell’istituto di credito Cristina Zucchetti, presidente dell’omonima azienda di famiglia fondata dal papà Domenico, a sua volta già consigliere di amministrazione della vecchia Banca Popolare di Lodi.
La scelta del nome della Zucchetti è emersa ieri in serata, al termine di una giornata fitta di indiscrezioni sull’asse Lodi-Verona. La decisione è stata presa a Verona dal comitato nomine, presieduto dal vicepresidente del Banco, il lodigiano Duccio Castellotti. Toccherà ora al consiglio di sorveglianza del Banco, convocato venerdì, ratificare la decisione del comitato nomine. La candidatura della Zucchetti non è l’unica decisione adottata ieri dal comitato. È stato infatti stabilito di proporre la riconferma nel consiglio di sorveglianza del notaio Angelo Squintani, eletto in quota Lodi e in scadenza con l’esercizio 2010. Anche nel caso di Squintani, sarà il consiglio di sorveglianza di venerdì a ratificare la proposta di riconferma. Sia sul nome della Zucchetti, sia su quello di Squintani, dovranno poi esprimersi i soci del Banco Popolare (compresi gli oltre 20mila soci collegati alla Banca Popolare di Lodi) nell’assemblea che si terrà a Lodi il prossimo 30 aprile.
Le candidature definite dal comitato nomine del Banco mettono fine alle tante indiscrezioni che erano emerse negli scorsi giorni. In corrispondenza con l’esercizio di bilancio 2010 del Banco Popolare erano due i consiglieri di sorveglianza di area lodigiana in scadenza: Costantino Coccoli, già presidente dell’associazione degli industriali della provincia di Lodi, e il notaio Squintani, che esercita a Lodi e a Codogno. In scadenza anche consiglieri di sorveglianza espressione dei territori di Verona e di Novara.
La decisione, per quanto riguarda i consiglieri di area lodigiana, è stata dunque quella di candidare Cristina Zucchetti al posto di Coccoli e di proporre la riconferma di Squintani. «Sono molto contento della candidatura di un imprenditore donna, è un segnale importante - ha commentato Coccoli, raggiunto ieri in serata dal “Cittadino” -: Lodi è il primo dei territori del Banco Popolare a reagire a uno stimolo arrivato dal Paese e anche dal Parlamento affinché le donne siano maggiormente presenti nei luoghi di comando (se eletta, la Zucchetti sarebbe la prima donna nel consiglio di sorveglianza del Banco, ndr). La candidatura della Zucchetti rappresenta un passo in avanti, è una bella candidatura, è una donna che può stare al tavolo con imprenditori di grande livello». Cristina Zucchetti è diventata presidente della software house di famiglia nel 2008, ricevendo le redini del comando da papà Domenico, dopo una “gavetta” in azienda. È a capo di un gruppo con 1800 addetti, una rete distributiva con 800 partner, 73mila clienti e 450mila procedure installate.
Sempre ieri è stato deciso di proporre al consiglio di sorveglianza del Banco la riconferma, per un altro anno, del presidente della Banca Popolare di Lodi, Mario Minoja, e del vicepresidente Franco Curioni.
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