LODI Costi di gestione troppo alti, chiude la palestra dello Sporting Isolabella

Emorragia di iscritti e spese non più sostenibili, così il titolare Alessandro Mini interrompe l’attività della Body Factory. Continuerà solo con il centro a Castelleone

Costi di gestione troppo alti: chiude la palestra, agli iscritti propone un trasferimento a Castelleone. È successo ad Alessandro Mini, gestore della Body Factory allo Sporting Isolabella e titolare di un analogo impianto sportivo nel Cremasco, nel comune di Castelleone. Mini da anni conduceva l’attività, che comprende anche una piscina scoperta, all’interno del più grande complesso corredato da campi da calcio e da tennis di proprietà di Marco Ballardini, titolare dello Sporting Isolabella. Ma l’affitto troppo caro, gli iscritti che andavano affievolendosi e le utenze che di contro si gonfiavano ha portato Mini a prendere una decisione drastica.

La palestra con piscina ha così chiuso a metà novembre, e agli iscritti che avevano in essere un regolare abbonamento ancora valido Mini ha proposto gli stessi servizi, con mensilità raddoppiate gratuitamente, ma a Castelleone. «I clienti già da tempo sapevano che non avremmo continuato la nostra attività a Lodi, così abbiamo iniziato a fare abbonamenti più brevi - spiega Mini -. Quando poi si è chiuso, a chi aveva un’iscrizione ancora in essere è stato proposto di spostarsi e continuare l’attività fisica a Castelleone, con un abbonamento esteso sul doppio del tempo per cui era stato siglato, il tutto in maniera gratuita, per cercare di venire incontro a quelle che potevano essere le spese per il viaggio». Una decisione che Mini non ha preso a cuor leggero: «Abbiamo chiuso per evidente sofferenza anche perché da settembre abbiamo avuto un’importante emorragia di clienti. Da settembre a novembre ci abbiamo rimesso 30mila euro di tasca nostra, per pagare le utenze e l’affitto, solo per cercare di tenere la palestra aperta. Il contratto sarebbe comunque scaduto a marzo 2024, perché il proprietario rivoleva indietro lo stabile per affittarlo o venderlo. Perciò non abbiamo più battuto abbonamenti a lungo termine. Stavamo rischiando il fallimento».

La proposta di estendere l’abbonamento a Castelleone è stata presa con avvocati e legali: «Il servizio è garantito, siamo comunque sotto l’arco dei 50 chilometri. Capisco i clienti che ci sono rimasti male, ma ci siamo rimasti male anche noi. Siamo stati più che corretti con i clienti, e devo dire che la maggior parte ci è stata vicino». Quindi Mini chiude con un velo di amarezza: «A fronte di 8mila euro di spese negli ultimi tempi abbiamo incassato solo 700 euro al mese. Arrivare a marzo era improponibile, e in ogni caso il proprietario voleva avere indietro lo stabile».

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