
Lodi e Costanza restano unite 25 anni dopo
Le due città concordano sull’importanza che il gemellaggio prosegua anche per il futuro
«Quest’anno festeggiamo 25 anni di gemellaggio tra Lodi e Costanza, un gemellaggio che si fonda su vari legami storici. Per l’occasione è giunto a Costanza un grande gruppo di circa 130 ospiti lodigiani nella nostra città. Di tutto cuore vorrei dare loro il benvenuto. Permettetemi di esprimere la nostra grande soddisfazione dell’amicizia intensa tra le nostre due città»: le parole di Horst Frank, sindaco di Costanza, sono risuonate solenni, sabato mattina, nel salone del palazzo municipale della città tedesca.
Alla cerimonia solenne, appositamente convocata per sancire il 25° anniversario del gemellaggio tra Lodi e Costanza, ha preso parte una delegazione ristretta, guidata dal sindaco Lorenzo Guerini.
«La ricerca di amicizia e riconciliazione tra i popoli - ha dichiarato il sindaco Horst Frank - è un tema tanto vecchio quanto attuale. Sono i contatti diretti tra la gente in tutta Europa che aiutano a costruire un futuro unito. Questi contatti promuovono le esperienze comuni e ci fanno conoscere i nostri vicini europei come persone concrete. Perciò i gemellaggi tra città sono così importanti e utili. Ma Lodi è per noi non solo una qualsiasi città in un qualsiasi paese europeo. C’è tutta una serie difatti storici che collegano le nostre due città. A questo punto vorrei citarvene alcuni».
«Le relazioni tra la città vescovile e libera città imperiale di Costanza e la città vescovile di Lodi - ha proseguito il primo cittadino - risalgono fino al Medio Evo. Quando l’imperatore Federico Barbarossa tenne una dieta a Costanza nel marzo dell’anno 1152, due commercianti di Lodi gli vennero davanti, travestiti da pellegrini, e gli chiesero aiuto contro la città di Milano che minacciava la loro città di Lodi. Barbarossa promise loro un aiuto ma i milanesi furono poco impressionati dalla dimostrazione di potere dell’imperatore e distrussero completamente la città di Lodi nel 1158. Allora Federico Barbarossa, disceso in Italia, pose la prima pietra della nuova città di Lodi. Con la pace di Costanza del 1183 le ostilità tra l’imperatore e le città lombarde trovarono una definitiva fine. Sul documento di pace, fuso nel bronzo alla fontana degli imperatori alla Marktstätte di Costanza, c’è scritto “Lauda”, Lodi, città ormai alla pari con le altre città lombarde».
«All’inizio del 15° secolo - ha aggiunto il primo cittadino - di nuovo s’incrociarono i destini di Costanza e Lodi, perché il Concilio di Costanza (1414-1418) fu preparato per la maggior parte a Lodi. Era lì che l’imperatore Sigismondo incontrò il papa Giovanni XXIII, da lì fu mandata in giro la bolla che convocò il Concilio. Il vescovo di Lodi, Giacomo Arnigoni, tenne il discorso inaugurativo del Concilio e fu uno dei principali accusatori dei due riformatori Jan Hus e Hieronymus di Praga, che furono condannati a morte sul rogo qui a Costanza. Così esiste anche un tragico legame storico tra Lodi e la nostra città, gemellata con Tabor, la città degli Hussiti».
Sono state significative le dichiarazioni del primo cittadino tedesco: «Il gemellaggio tra Lodi e Costanza si è intensificato sempre di più negli ultimi anni e si distingue per la grande varietà di eventi. Tutt’e due le città in questi anni si sono avvicinate a grandi passi verso la meta comune di approfondire lo scambio tramite nuove attività. La collaborazione a livello culturale, economico e sportivo è intensa, perché un gemellaggio tra città non può vivere solamente di ricordi di un passato storico comune, ma ci deve essere una relazione viva, che abbia effetti anche sulla vita quotidiana e vada animata da impulsi sempre nuovi. Nel passato e anche nel presente le amministrazioni delle nostre due città hanno continuamente collaborato per questo scopo. Lodi si è presentata a Costanza negli ultimi anni con molte mostre, concerti e eventi culinari, mentre molte associazioni di Costanza partecipano regolarmente al “Palio dei Rioni della città di Lodi”, durante il quale si svolgono la tradizionale “Cursa dei cavai” e il concorso delle barche allegoriche. In più sono stati iniziati anche dei contatti economici tra alcune imprese e le Camere di commercio delle due città».
Ha proseguito nel suo discorso il sindaco Horst Frank: «Questo fine settimana celebriamo con orgoglio il 25° giubileo del nostro gemellaggio. E con altrettanto orgoglio gettiamo uno sguardo sui secoli passati e sui rapporti stretti e amichevoli intercorsi tra le nostre città. Come sempre uno dei punti più importanti del programma festivo è lo scambio musicale. È iniziato con un dono musicale della nostra città gemellata lombarda, cioè con il concerto straordinario del baritono Leo Nucci nella sala del Concilio. Anche oggi sono in programma diversi eventi musicali, in più degli incontri sportivi e la grande inaugurazione di una mostra di due artiste lodigiane. Tutti i partecipanti degli incontri tra Lodi e Costanza sono sempre stati convinti che le due città armonizzino tra loro, il gemellaggio firmato 25 anni fa è diventato una base solida per contatti a tutti i livelli».
«I miei ringraziamenti - ha dichiarato il sindaco tedesco - vanno a tutti i cittadini di Lodi che hanno contribuito e si sono impegnati in modo particolare per questo gemellaggio. Vorrei nominare specialmente il mio collega Lorenzo Guerini e il portatore dell’anello d’onore della città di Costanza, il signor Pietro Cremonesi. Vi prego di mantenere la vostra fedeltà per questo gemellaggio anche in futuro. A lei, cara vicesindaco Giuliana Cominetti, un forte ringraziamento per il suo impegno personale con cui per profonda convinzione ha sviluppato il gemellaggio tra Lodi e Costanza negli ultimi anni in maniera singolare e ha promosso i più vari eventi di scambio. Invece al presidente dei Wasken Boys Gigi Bisleri vorrei dire un sincero grazie soprattutto per l’organizzazione annuale del Palio di Lodi e l’ospitalità dimostrata ai gruppi di Costanza. Inoltre sono molto contento che voi partecipiate anche quest’anno alle festività qui a Costanza con una squadra di calcio».
A conclusione della cerimonia, il sindaco di Costanza ha consegnato al sindaco di Lodi, all’assessore Cominetti e al presidente della Wasken Boys una medaglia apositamente coniata per i 25 anni del gemellaggio. «Si sono distinti - ha dichiarato Horst Frank - per il loro impegno. Solo tramite un lavoro infaticabile è possibile che il nostro gemellaggio continui sull’alto livello che ha raggiunto e si possa approfondire ancora di più. Se tutti noi ci impegnamo a continuare su questa strada non ho dubbi che il gemellaggio si evolverà anche nei prossimi anni».
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