LODI Continua a perseguitare l’ex compagna: un 39enne finisce in carcere

Polizia Nonostante il divieto di avvicinare la donna aveva continuato a molestarla

La squadra mobile della questura di Lodi, nell’ambito delle attività d’indagine in materia di Codice rosso e violenze di genere, ha eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa con applicazione del dispositivo di controllo, nei confronti di un cittadino italiano di 39 anni, tossicodipendente.

La vittima, una cittadina italiana di 43 anni, aveva avuto una relazione sentimentale con l’uomo, durata circa 2 anni, terminata dopo una breve convivenza. Dopo la burrascosa relazione, l’uomo non si è rassegnato al termine della relazione, tentato in tutti i modi di continuare la relazione, ma al rifiuto da parte della donna seguivano minacce e offese. L’uomo inviava alla donna foto e video in cui maneggiava armi e a seguire numerose minacce di morte.

La situazione, avvalorata da numerosi eventi dai quali emergeva la pericolosità dell’uomo, portava il giudice a emettere un’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa con applicazione del braccialetto elettronico, nonché il divieto di contattare la parte offesa con qualsiasi strumento.

Nonostante l’applicazione della misura cautelare in atto l’uomo non mostrava segni di pentimento, presentandosi in tribunale a Lodi con un coltello, nel giorno in cui era stato chiamato per rendere l’interrogatorio di garanzia, che grazie a sistemi di controllo all’ingresso del Palazzo di giustizia veniva immediatamente fermato e denunciato per tale fatto.

L’uomo nei giorni seguenti ha continuato a contattare la parte offesa, minacciandola ancora, pertanto il giudice per le indagini preliminari disponeva la misura cautelare personale degli arresti domiciliari.

Nonostante quest’ultimo provvedimento lo stesso ha tentato nuovamente di contattare la donna tramite mail e social network pertanto veniva disposto ed eseguito nei confronti dello stesso la custodia cautelare in carcere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA