Per ora nessuna revoca dei rincari dei servizi sociali e scolastici. Sugli aumenti che erano stati introdotti dal commissario straordinario, l’amministrazione Casanova prende tempo. Ma, almeno per le tariffe relative agli alunni, per quest’anno diventa difficile la marcia indietro. Lo ha specificato ieri il neo assessore all’istruzione Giusy Molinari: «Per alcuni servizi relativi al prossimo anno scolastico che inizia a settembre i pagamenti da parte di alcuni utenti ci sono già stati, perché i termini vanno dal 15 maggio al 31 luglio. Introdurre modifiche ora sarebbe non corretto per coloro che hanno già versato la loro quota. Sto valutando la possibilità di introdurre un pagamento a rate, ma questo comporterebbe una modifica di regolamento che è materia di consiglio e che quindi necessita di più tempo e potrebbe entrare in vigore dall’anno prossimo».
Per quanto riguarda gli incrementi che sono stati introdotti su assistenza domiciliare e pasti è intervenuta invece Sueellen Belloni, neo assessore alle politiche sociali. Anzitutto ha spiegato che sta facendo degli approfondimenti sui rincari adottati dal commissario, anche sulle base dei servizi adottati in altri centri. Poi ha aggiunto: «Va detto che i finanziamenti da parte di Regione Lombardia ci sono, mentre quelli dello Stato centrale sono stati tagliati per l’assistenza e indirizzati verso l’accoglienza dei migranti».
La decisione adottata dal commissario straordinario Mariano Savastano la scorsa primavera era stata quella di chiedere un maggior contributo alle famiglie. In risposta c’era stata una levata di scudi da parte del comitato di genitori, formato dai rappresentanti dei consigli di istituto della città. Erano state raccolte oltre 900 firme per bloccare gli aumenti che sono stati comunque introdotti.
Per la mense scolastiche (per Isee superiore a 18.500 euro e residenti) si è passati da 4,65 a 5 euro giornalieri per i plessi dell’infanzia e da 4,80 a 5 euro per la primaria.
Per il trasporto scolastico sono cambiate le regole ed è scomparsa la distinzione sulla vicinanza dal plesso scolastico. Anche per le scuole a distanze superiori sono stati previsti degli incrementi (per Isee superiore a 18.500 euro). Si è passati da 150 a 210 euro (andata e ritorno) e da 100 a 165 euro (andato o ritorno).
Sono stati previsti rincari anche per il pre e post scuola: per i livelli Isee sopra i 18.500 euro i due servizi (dalle 7.30-8.30 e 16-18) sono passati da 170 a 380 euro. Solo il post scuola (per Isee massima) si è passati da 120 a 250 euro (sempre fino alle 18).
Ci sono stati dei ritocchi anche per le tariffe sociali, in base al reddito: incrementi da 0,5 a 2 euro a prestazione per l’assistenza domiciliare, poi fino a 0,5 euro per i pasti a domicilio per fasce Isee e fino a 1 euro di aumento per il telesoccorso.
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