Lodi, il comune vende i suoi immobili

Una manovra da circa 71 milioni di euro. È quella del bilancio, presentata nei dettagli nel consiglio fiume che ieri si è svolto al Broletto. La giunta ha dovuto far fronte a minori entrate rispetto al 2011 per circa 8 milioni di euro (6,4 milioni determinati dal taglio ai contributi pubblici). E ha ritoccato le aliquote: da una parte è salita l’addizionale Irpef ed è stata introdotta l’Imu (l’imposta municipale unificata) per l’abitazione principale è allo 0, 4 per cento e allo 0, 97 come quota ordinaria, dall’altra è stato varato un ambizioso piano delle alienazioni stimato in 13.345.000 euro. Entrano a far parte del novero dei beni sul mercato anche i parcheggi coperti di piazzale Matteotti, poco usati, e oggi all’asta per 2 milioni di euro (ma senza previsioni di posteggi ulteriori). Inoltre si prevede di incassare ben 6 milioni di euro dalla vendita dell’ex Linificio e un altro milione dalla trattativa per portare là la sede regionale di Arpa, 2 milioni dai posti auto nel parcheggio di piazzale Matteotti, 1 milione e 200mila dalla sede dei giudici di pace, 800mila euro da Villa Igea, 700mila dall’ex asilo Bulloni, 600mila dall’area di via Visconti, 460mila dall’immobile commerciale in piazza Sommariva, 150mila da quattro appartamenti in via Raffaello e via Kennedy, 140mila euro dall’ex centro civico Olmo, 135mila euro dall’ex sede del consiglio di zona San Fereolo in via Raffaello, 85mila euro dall’immobile commerciale di via XX Settembre. Sono solo i principali dei 19 immobili che il Comune intende dismettere dal suo patrimonio per fare cassa. «Le procedure - spiega l’assessore ai lavori pubblici Enrico Brunetti - seguono i regolamenti: non ci sono variazioni al documento di piano, ma per due immobili, si apporteranno variazioni al piano delle regole e al piano dei servizi». Un pacchetto che consentirà di centrare gli obiettivi del patto di stabilità e di evitarne le conseguenze nefaste. Anche se le opposizioni mettono in guardia sul rischio dell’invenduto. «Spero di essere smentito dai fatti, ma credo che la maggior parte degli immobili, essendo gli stessi dell’anno scorso, susciteranno poco interesse», commenta Alberto Segalini (Lega Nord). Patrizia Cardone (Popolo della Libertà) analizzando una per una ogni scheda, sostiene che esistono immobili sottostimati e altri sovrastimati e si sofferma in particolare sul ristorante di piazza Sommariva: «Qui grava una pesante morosità, che mi auguro il Comune riesca a recuperare». Sergio Tadi (Gruppo Misto) si sorprende del fatto che nel pacchetto alienazioni, su 19 immobili solo 4 siano appartamenti. Lorenzo Maggi (Pdl) presenta due ordini del giorno: il primo per integrare la documentazione consultabile online (con l’inserimento del certificato di destinazione urbanistica e il contratto di locazione) sul sito del Comune rispetto ai beni posti in vendita che passa con un solo voto contrario; il secondo che propone il divieto di vendita alle società partecipate ma viene bocciato. Chiede anche, tramite emendamento respinto in aula, di eliminare la scheda 13, ossia di cancellare l’alienazione del centro civico dell’Olmo. Alla fine, nonostante le contestazioni delle opposizione, però Imu e piano di alienazioni sono stati approvati.

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