LODI Che delusione la fiera di Santa Lucia, serve un rilancio: «Era la festa dei bambini, ora non interessa più»

L’allarme di Luigi Anelli: «Le bancarelle sono sempre meno e senza giocattoli», il Comune pensa a un rinnovamento

Da alcuni anni la qualità della fiera di Santa Lucia a Lodi è calata. Le bancarelle sono sempre di meno e senza giocattoli e i prodotti in grado di attirare l’attenzione dei bambini, che ormai sono assenti.

Luigi Anelli, vice presidente della Strada del vino di San Colombano e titolare dell’hotel del capoluogo che porta il nome della sua famiglia, lancia l’allarme: «Una volta - dice - la fiera era il cuore della festa dei bambini. Si vivacizzava anche il mondo dell’accoglienza alberghiera. Da alcuni anni non è più così, non è più la festa dei bambini, ma “della sciarpa”. Ci sono città che non hanno niente, noi avevamo questa bella fiera e nel tempo si è ridotta così. Poteva essere una occasione importante a livello regionale. Bisognerebbe puntare ai prodotti artigianali, all’oggettistica, ai dolciumi, ai giocattoli per i più piccoli. Organizziamo i pullman per andare a visitare i mercatini di Natale a Bolzano, a Trento, in Piemonte, bisognerebbe valorizzare , invece,la nostra fiera». Secondo Anelli «bisognerebbe ripensare anche l’organizzazione geografica delle bancarelle in piazza. Sono un po’ qua e un po’ là, con i furgoni nel mezzo. Dovrebbero essere organizzate meglio, nel centro, visto che sono poche».

L’amministrazione del sindaco Andrea Furegato sta ripensando da zero la manifestazione, partendo dalla promozione di eventi, come quelli di quest’anno, che portino bambini, famiglie e movimento in città. «Il problema è complesso - annota l’assessore Francesco Milanesi -, che ha a che fare con il mercato dei giocattoli, con il mondo che è cambiato. Un ambulante ieri mi diceva che prima partecipava a 90 fiere, adesso a 12. Noi avevamo previsto 53 stalli, alcuni ambulanti hanno inviato il certificato di assenza per malattia, altri hanno dato forfait senza dire nulla. Almeno 15 non si sono presentati. Le categorie merceologiche sono quelle approvate nel bando del 2019. I tempi d’oro non torneranno più, ma l’intenzione è di rinnovarla complessivamente. Siamo partiti con l’offerta di una raffica di eventi che vanno dal trenino, che è stato gettonatissimo, agli zampognari, 4 laboratori, la sfilata del gruppo folcloristico, la banda, lo spettacolo degli Archetipi, il tradizionale telefono, un altro spettacolo, le bolle giganti e i trampolieri. Per l’anno prossimo stiamo pensando di rivedere il regolamento e l’organizzazione delle bancarelle. Bisogna solo capire come rendere la fiera al passo con i tempi e armonizzare le bancarelle con la festa e gli eventi intorno. Il modello attuale non funziona più. Bisogna impedire le defezioni dell’ultimo minuto, poi offrire servizi come l’allaccio alla corrente, per esempio, che agevolino gli ambulanti e rivedere l’organizzazione. Magari, ma è solo un’ipotesi, si può contattare anche una società per il rilancio della festa. Noi abbiamo incominciato con la proposta degli eventi: ci sarà un nuovo corso della festa di Santa Lucia» .

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