LODI C’era una volta la Cartomusica, un’esperienza creativa irripetibile

Negli anni Ottanta il negozio di Enrico Medaglia diventò la “casa” di tanti giovani musicisti, sede di un’associazione e punto di riferimento

C’era una volta La Cartomusica, un negozio di strumenti che era molto più di questo: punto di aggregazione giovanile dove si organizzavano concerti e si parlava di tutto, sede di un’associazione che quarant’anni fa riuscì a catalizzare intorno a sé ben 42 gruppi e band del territorio.

La Cartomusica nasce nel 1982 grazie a Enrico Medaglia, giovanissimo neo diplomato alla Scuola internazionale di liuteria di Cremona, che riuscirà a trasformare le due vetrine di piazza San Lorenzo un’esperienza indimenticabile.

«È stato un decennio formidabile - racconta Medaglia, ora titolare della Liuteria Veneta di Padova -. In città c’era un fermento giovanile che si avvertiva camminando per le vie del centro, tanti ragazzi che suonavano e avevano voglia di stare insieme».

E La Cartomusica diventa la “casa” di questi ragazzi assetati di vita e di note. Medaglia, che ha solo ventun anni, affianca alla sua attività di maestro liutaio quella di intrattenitore a Radio Onda Zeta, dove valorizza le band lodigiane emergenti. Da questa esperienza nasce Lodi al Verde: «L’associazione arrivò a contare 42 gruppi iscritti - ricorda -. Organizzavamo, anche grazie alla collaborazione con il Comune, una quantità di concerti all’ex Linificio, in piazza San Lorenzo, al teatro del Viale. Principalmente erano eventi gratuiti e il ricavato di quelli a pagamento veniva investito nella messa a dimora di alberi in diverse zone di Lodi». Restano nella memoria le esibizioni dei Litfiba e dei Timoria, allora formazioni di nicchia che spiccarono il volo proprio da Lodi grazie all’associazione del poliedrico e vulcanico liutaio lodigiano, che nel frattempo fonda l’associazione di chitarra classica dedicata a Giuseppe Buttaboni, attiva per primo un canale che gli consente di importare dagli Stati Uniti le chitarre Fender e Gibson, stringe un rapporto di collaborazione e assistenza con la CGD di Piero Sugar e Caterina Caselli, presiede per quattro anni la biblioteca e il museo civico e si ritrova persino, per un breve periodo, assessore alle problematiche sociali.

In quegli anni un vento di creatività soffiò su Lodi, un uragano che veniva dai locali e dalle cantine, nonché dalla Cartomusica e dalla prima sala prove allestita in città proprio dal suo fondatore.

Enrico Medaglia nel 1990 cede l’attività e salpa verso nuove esperienze. «Torno di tanto in tanto a Lodi – conclude –. La città è cambiata, non avverto più l’energia di allora. I giovani musicisti ci sono, ma forse è mutato qualcosa nel modo di mettere in comune le varie esperienze, probabilmente si lavora di più con l’elettronica e a distanza. Oppure più semplicemente sono cambiato io, come è fisiologico. Così avverto una sorta di nostalgia di un tempo che mi ha segnato, fatto crescere e durante il quale mi sono divertito tanto facendo il mio lavoro».

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