Lodi, una centrale dello spaccio in via Defendente: quattro arrestati

Tra di loro un padre di cinque figli. Cocaina, hascisc e marihuana venivano consegnati anche a domicilio

La squadra mobile della questura di Lodi ha eseguito martedì all’alba quattro misure cautelari, di cui tre in carcere, a carico di quattro albanesi tra i 23 e i 46 anni di età accusati a vario titolo di rifornire e gestire una “centrale dello spaccio” in un appartamento di via Defendente. Le indagini erano scattate nella primavera scorsa anno e all’inizio di questo mese di novembre due degli indagati erano stati già arrestati in flagranza di reato dalla polizia mentre vendevano dosi di cocaina, e poi rimessi in libertà con obbligo di firma in questura. Nelle scorse ore però i due già arrestati e gli altrettanti presunti complici sono stati raggiunti dall’ordinanza cautelare disposta dal Gip all’esito delle precedenti indagini. Tutto era partito con la segnalazione di movimenti sospetti in un’abitazione, in cui persone di ogni età, soprattutto giovani, ma anche baristi e ristoratori entravano e uscivano a tutte le ore del giorno e della sera, e i vicini si sono domandati come facessero i tre stranieri che lì abitano ad avere così tanti amici e conoscenti. Gli investigatori della Mobile al comando del commissario capo Alessandro Battista si sono appostati e hanno notato incontri tra i sospettati e presunti consumatori di droga non solo nell’appartamento ma anche in alcuni luoghi tra il Borgo e la Maddalena, in strada, o a volte anche sul posto di lavoro dei “clienti”, che sembra prenotassero le dosi utilizzando i servizi social di messaggistica sui telefonini. Quando sono scattate le manette nelle scorse ore, nell’appartamento sono stati sequestrati 37 grammi di hascisc, 17 di marihuana, 22 di cocaina, due bilancini e 670 euro in contanti, ritenuti provento dello spaccio e perciò anch’essi sequestrati e acquisiti come prova. Tre degli arrestati, due portati in carcere e il terzo sottoposto all’obbligo di firma, risultano privi di un lavoro stabile. Il quarto, anche lui destinato al carcere in attesa dell’interrogatorio di garanzia, è invece padre di cinque figli e risulta commerciante di auto usate; era già stato indagato in passato per spaccio e gli inquirenti ritengono che fosse lui a procurare le sostanze che poi gli altri tre provvedevano a spacciare al dettaglio. Nel corso delle indagini era stato arrestato anche un giovane di Corte Palasio sorpreso mentre usciva dall’appartamento tenendo in mano un sacchetto con due etti e mezzo di marihuana.

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