Lodi, la centrale covid della Prefettura «un modello per altri territori»

Al palazzo del Governo il plauso del Capo della Protezione civile Angelo Borrelli

La centrale operativa della Prefettura di Lodi, che vuole essere un supporto ai medici di medicina generale per fare fronte alle richieste dei pazienti in caso di covid, potrebbe diventare un modello per altri territori italiani. Lo comunica in una nota la segreteria del prefetto Marcello Cardona, dopo che il Capo dipartimento della protezione civile nazionale Angelo Borrelli ha espresso un plauso per questa sperimentazione avviata a Lodi. Sono in corso valutazioni con Ordine provinciale dei medici, Asst e Areu per valutare ulteriori modalità operative.

La centrale, inaugurata il 16 novembre, è finalizzata a offrire ai cittadini, in caso non riescano a contattare il proprio medico di medicina generale, un contatto attraverso il numero telefonico dedicato 116117 - attivo per questo servizio dalle ore 8.00 alle ore 20.00 nei giorni feriali - per richiedere informazioni sanitarie qualificate in caso di necessità. A rispondere sono medici appositamente reclutati presenti nella Sala Operativa della Protezione Civile della Prefettura.

La centrale operativa 116117 raccoglie i dati del cittadino e, nei casi in cui l’assistito non sia in grado di comunicare con il proprio medico di medicina generale, inoltra tali informazioni mediante la piattaforma informatica EMMAWEB alla consolle medica appositamente costituita presso la Prefettura per le chiamate che richiedono un consulto sanitario con riguardo soprattutto ai sintomi suggestivi Covid; i medici della consolle, a loro volta, utilizzano la scheda contatto per richiamare i cittadini.

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