Lodi, cassonetti della Caritas razziati

Nella città semideserta sembra che nessuno abbia notato i responsabili delle ripetute razzie ai danni dei cassonetti gialli della Caritas che da molti anni raccolgono abiti usati, ma ancora in condizioni accettabili, depositati dai lodigiani che sperano in questo modo di permettere ad associazioni benefiche di recuperare indumenti per chi ha bisogno o di avviare le fibre tessili alla più opportuna trafila di recupero. In passato erano stati denunciati nomadi che, dopo aver forzato i cassonetti, rovistavano a caccia di abiti probabilmente per farne uso, non manca però chi ritiene che alcuni capi vengano raccolti da organizzazioni criminali che poi li ricondizionano e li destinano a negozi o ambulanti. L’immagine è del cassonetto di via Marchi, zona San Fereolo, ma segnalazioni di una situazione simile arrivano anche dalla zona della Maddalena. Per la Caritas un danno economico, viste le serrature rotte, per la città uno sfregio.

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