Lodi, il caso delle pubbliche affissioni

Le tariffe per le pubbliche affissioni a Lodi aumentano fino al 30 per cento e lo fanno con valore retroattivo da gennaio 2012: sono in arrivo in questi giorni i primi avvisi di conguaglio per affissioni fatte in primavera, e gli utenti non la prendono bene, mentre in Astem c’è qualche confusione sui prezzi da applicare.

La giunta lo ha deliberato al primo giugno 2012 con la deliberazione numero 84: la tariffa per affissione in categoria normale di ciascun foglio 70 x 100 centimetri, per i primi 10 giorni passa da 1,50 a 1,95 euro, per i successivi periodi di 5 giorni va invece da 0,45 euro a 0,59 euro. Su questa tariffa base si calcolano poi gli aumenti di tutte le diverse casistiche di affissione normale o speciale, in base a grandezza e numero dei giorni di esposizione dei manifesti. Un aumento base del 30 per cento che la giunta di Lodi ha voluto applicare in modo retroattivo, con validità a partire dal 1 gennaio 2012.

È per questo motivo che in questi giorni la Pro loco di Borghetto si è vista recapitare un avviso di conguaglio, e come lei probabilmente è capitato o capiterà ad altri utenti che hanno affisso manifesti a Lodi in primavera e inverno scorsi. «Ho ricevuto questo avviso in lettera semplice che mi annuncia un conguaglio di 50 euro per affissioni avvenute a Lodi - spiega Diego Bonà, presidente della Pro loco di Borghetto -. Non mi si dice per quali manifesti, per quale periodo, dove. Insomma, nessun dettaglio e peraltro nemmeno un bollettino di pagamento. Niente, è solo un avviso. Ma il bilancio delle manifestazioni di primavera per me è chiuso, e anche se si tratta di 50 euro è un problema per un ente come il nostro, senza fondi propri e che deve rendicontare tutto. Mi metto nei panni di chi ha fatto campagne di affissione importanti o comunque con budget prestabiliti, che oggi si trova la sorpresa di pagare 50 o 100 o 200 euro in più. Non sono cifre alte, ma è sempre antipatico riaprire i conti già chiusi. Il Comune di Lodi non raschia più il fondo del barile, scava dentro, e per giunta te lo comunica in modo confuso e senza dettagli».

Confusione che sembra esserci anche in Astem a proposito delle tariffe. Infatti chiamando il numero verde per informazioni sulle tariffe in vigore, gli operatori propongono quelle vecchie e non sanno nemmeno che sono state aggiornate a giugno con valore retroattivo. Sul sito Internet di Astem, invece, si può seguire un duplice canale: uno porta al sito collegato Astem Gestioni dove si trova il tariffario in vigore e corretto, l’altro invece alla pagina interna dedicata ai tributi che riporta il tariffario vecchio, senza parola su rinnovi, adeguamenti e tariffe retroattive. Dall’amministrazione di Astem ieri hanno preso nota del problema e promesso un intervento rapido per armonizzare le varie fonti d’informazione.

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