Un pozzetto rimasto pericolosamente aperto per un mese in pieno centro città, le proteste dei cittadini, le giustificazioni di palazzo Broletto e, dulcis in fundo, l’epilogo a sorpresa, avvenuto ieri nel giro di pochi minuti grazie all’intervento di un consigliere comunale e di un vigile urbano. Sono questi gli ingredienti “forti” della vicenda del tombino di piazza Zaninelli, tra gli emblemi della gestione un po’ farfallona dei lavori estivi da parte dell’amministrazione municipale così come evidenziato dal nostro articolo di sabato 25 agosto.
Un piccolo riassunto per chi è a digiuno del caso: in piazza Zaninelli la fornitura di corrente per gli eventi della Notte bianca richiede l’accesso a un pozzetto, che dopo gli eventi di sabato 28 luglio nessuno si premura di chiudere. Per settimane la “trappola” resta in bella evidenza, intanto in redazione arrivano le segnalazioni dei residenti, ben condensate da una lettera firmata dal signor Mamoli del 20 agosto che si chiede come possa essere tollerata una situazione simile. La risposta di palazzo Broletto viene pubblicata ieri lunedì 27 agosto, con l’amministrazione che si dichiara estranea alla vicenda (“il Comune non può provvedere da sé a chiudere i pozzetti”), pur dichiarando di aver più volte sollecitato chi di dovere per risolvere tutto.
Parole queste ultime che suonano beffarde visto che, nonostante gli asseriti tentativi da parte degli uffici comunali, è stata sufficiente ieri mattina la segnalazione del consigliere comunale Vittorio Sala per mettere in assoluta sicurezza il benedetto tombino. L’esponente del Pdl ha deciso di muoversi in prima persona dopo essere arrivato ieri intorno all’una in piazza Zaninelli: «Avevo letto della vicenda sul Cittadino, prima sulle lettere e poi nell’articolo di sabato e credevo che tutto fosse stato già sistemato, invece era esattamente come prima: ho pensato allora di approfittare della presenza in zona di una vigilessa, che con una semplice telefonata ha fatto intervenire i tecnici. Nel giro di dieci minuti era tutto finito, con il tombino finalmente chiuso».
Per Sala però quanto accaduto in piazza Zaninelli è lo spunto anche per una riflessione: «Come consigliere comunale mi sento in dovere di scusarmi con i cittadini di Lodi, le cui segnalazioni apparse anche sul Cittadino sono state costantemente ignorate. Se non si ascolta la gente non ci può meravigliare se cresce il sentimento dell’antipolitica...».
«Chiedo scusa anche alla vigilessa con cui me la sono presa, continua Sala, non aveva alcuna responsabilità per quanto accaduto e con molta efficienza ha risolto tutto. Doveva intervenire l’assessore, non l’agente della polizia locale: bastava raccogliere le sollecitazioni del Cittadino, a cui solitamente sono molto attenti, anche perché la situazione di pericolosità poi era talmente evidente, pensiamo a quello che poteva accadere a un non vedente o a un bambino. Mi chiedo, ma Brunetti va mai in giro per la città?».
Nel mirino del consigliere Pdl anche la gestione dei cantieri estivi, un caso su tutti quello di via Marsala, dove «è la terza volta che aprono l’asfalto e lo chiudono, prima per l’acqua, poi per il gas, poi per chissà che cosa. Vorrei sapere cosa sta succedendo, anche perché ci sono in ballo i soldi dei contribuenti. Mi preoccupa questa mancanza di logicità nella gestione dei lavori pubblici: è già successo in corso Archinti, con il cimitero, con i dossi di San Fereolo, alla fine quello che si ottiene è soltanto un aumento dei costi. E a pagare sono i cittadini».
Sala non si fa mancare un’ultima zampata “politica”: «Sembra che nel centrosinistra tutti vogliano prendere il posto di Guerini, poi appena il sindaco va in vacanza ne succedono di tutti i colori...».
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