LODI Cardiologia all’avanguardia all’ospedale Maggiore con una nuova tecnica per l’impianto del pacemaker

La procedura applicata dall’equipe del dottor Pietro Mazzarotto

La cardiologia dell’Asst di Lodi continua a crescere con l’ingresso di nuovi professionisti e amplia la tipologia di interventi rivolta alle persone che necessitano di pacemaker, il dispositivo salvavita utilizzato per controllare i disturbi del ritmo cardiaco. Lo scorso 28 marzo è stata eseguita per la prima volta all’ospedale di Lodi una nuova procedura per l’impianto di pacemaker chiamata Lbb Pacing (Left Bundle Branch Pacing), ovvero stimolazione selettiva della branca sinistra. Si tratta di una tecnica praticata attualmente solo in alcuni centri pilota, indicata per quei pazienti che rischiano di sviluppare disfunzioni cardiache sul lungo periodo se sottoposti ad impianto con metodiche tradizionali. «Con l’utilizzo di un singolo elettrocatetere si va a stimolare il sistema di conduzione fisiologico (“l’impianto elettrico del cuore”) per creare un battito esattamente uguale a quello spontaneo. Sono necessarie apparecchiature molto sofisticate per riuscire a raggiungere il punto preciso da stimolare», spiega Luca Poggio, cardiologo specialista in elettrofisiologia, di recente entrato a far parte dell’équipe diretta dal dottor Pietro Mazzarotto. «L’integrazione dell’elettrofisiologia con l’interventistica coronarica e della cardiopatia strutturale e con la radiologia interventistica - commenta Mazzarotto - è l’obiettivo primario del piano di sviluppo del nuovo quartiere interventistico multidisciplinare dell’ospedale Maggiore». «La sinergia tra diverse specialità è un punto di forza della nostra Asst – aggiunge il direttore generale Salvatore Gioia – e troverà proprio nel quartiere interventistico la sua massima espressione».

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