Lodi, caos parcheggi: la zona della stazione “sotto assedio”

Auto in doppia fila, sui marciapiedi o sulle ciclopedonali

Le macchine fuori posto sono un po’ ovunque. Sui marciapiedi, a bordo strada, sopra i simboli che indicano i percorsi pedonali, nel bel mezzo delle corsie di transito dei parcheggi, coprendo in parte le frecce a terra che indicano le direzioni di marcia, come nel caso del parcheggio di via Villani, da poco riqualificato con i contributi per la ripresa post-Covid arrivati da Regione Lombardia. Le polaroid sono simili però tutt’intorno al grande snodo della stazione ferroviaria, basta fare un rapido tour in auto e farsi un’idea. Con la fine o quasi dello smart-working per molte imprese nella metropoli, e il ritorno in ufficio pressoché quotidiano per tanti, è una mappa fatta quasi ovunque di “sold-out” quella percorsa dai pendolari a caccia di un posto - possibilmente gratuito, per non aggiungere un’ulteriore spesa ai viaggi quotidiani per l’ufficio - per lasciare l’auto durante la giornata di lavoro.

Lo spunto per il tour arriva dalle segnalazioni per le quattro ruote lasciate in doppia fila, davanti ai cancelli, comunque fuori dai posti regolamentati, in via Battisti, stretta via a senso unico che congiunge la zona stazione - da viale Trento Trieste, dove ieri c’erano anche auto sul marciapiede di fronte all’imbocco di via Biancardi - a viale Rimembranze, ma il tutto esaurito è situazione frequente anche negli altri parcheggi che fanno da bacino alle auto dei pendolari.

È il caso dei posti nel reticolo residenziale alle spalle della stazione, a partire da via Griffini e del parcheggio che si snoda proprio a ridosso della recinzione della stazione - anche in questo caso le auto parcheggiate sono più di quelle che effettivamente ci starebbero stando ai disegni a terra e occupano anche gli spazi non regolamentati e di passaggio - , come degli stalli di sosta tra via Antonio Lombardo e Largo Marinai di Italia, dove trovare un posto libero è un’impresa. Tra chi sceglie invece i posti a pagamento, una delle mete è il Metropark a ridosso della stazione ferroviaria, dove costa 50 euro al mese lasciare l’auto e dove le condizioni dei totem per i biglietti così come della pavimentazione portano il segno dell’usura del tempo, ma c’è anche chi va un po’ più in là al parcheggio tra via Polenghi Lombardo e via Abate Anelli, tra il Bpl Center e l’area ex Consorzio Agrario, dove dovrebbe sorgere il nuovo supermercato a marchio Esselunga.

Sul «Cittadino» in edicola oggi l’articolo firmato da Rossella Mungiello

© RIPRODUZIONE RISERVATA