Lodi, cala la fiducia nel mattone

Il quarto trimestre 2011 segna per la Lombardia un ulteriore calo della fiducia dei cittadini nel mercato immobiliare. Dall’elaborazione dell’Indice Immobiliare.it sulla fiducia dei consumatori relativo al periodo analizzato, emerge che solo il 48% degli abitanti della regione lombarda ritiene che questo sia il momento giusto per comprare casa contro il 52% registrato nel trimestre precedente, un dato comunque superiore alla media nazionale che si attesta al 45%.

Riguardo alle singole province lombarde, la rilevazione di dicembre ha evidenziato, rispetto a quella di ottobre, un andamento differente dei prezzi medi richiesti per gli immobili in vendita nelle principali città, con Sondrio che si è distinta per il maggior calo dei prezzi mentre Bergamo per l’aumento più consistente.

Nello specifico: Sondrio (-7,1%), Mantova (-4,7%), Como (-2,1%), Cremona (-1%), Lodi (-0,2%), Milano (+0,1%), Brescia (+0,5%), Lecco (+1%), Monza (+1,3%), Varese (+1,5%), Pavia (+2%), Bergamo (+2,1%)

L’Indice Immobiliare.it sulla fiducia dei consumatori (http://www.immobiliare.it/casa/informazioni/indice-fiducia-consumatori.php?p=regionali) è il monitor che vuole misurare il sentiment degli italiani rispetto all’andamento del mercato immobiliare. L’indagine è stata condotta su un campione di oltre 5.000 italiani che, avendo negli ultimi tre mesi effettuato una ricerca o pubblicato un annuncio immobiliare, sono interessati al tema della ricerca di immobili.

«È il complesso delle variabili macroeconomiche a determinare questa situazione “attendista”, che, a livello nazionale, frena da sei mesi la propensione all’acquisto– dichiara Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Gruppo Immobiliare.it – e anche il mercato immobiliare lombardo segue questo trend. Pur registrando a livello regionale un progressivo calo della fiducia, va evidenziato però che il dato complessivo è comunque superiore alla media nazionale. Oltretutto, l’aumento dell’idea che questo non sia un buon momento per vendere è espressione del tentativo di evitare una “svendita” del proprio patrimonio: i lombardi stanno tenendosi alla larga da investimenti impegnativi, e nel contempo non intendono svalutare ciò che posseggono».

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