Lodi, bullismo in oratorio

Un gruppo di “bulletti” sta creando scompiglio all’oratorio di San Bernardo. Da alcune settimane, infatti, c’è stata una serie di furti e atti di vandalismo che hanno messo in allarme tanti genitori e il parroco don Peppino Bertoglio. Quest’ultimo, dopo aver allontanato quei ragazzi a causa del loro comportamento, si è ritrovato addirittura le ruote dell’auto bucate. «Non abbiamo le prove per dire che siano stati loro, ma ci sono alcune coincidenze che fanno venire dei sospetti - dice il parroco -. In ogni caso con loro vogliamo fare un percorso educativo e non punitivo, per questo ho voluto incontrare i loro genitori».

Il gruppetto, composto da cinque o sei ragazzi di 16 e 17 anni, frequenta l’oratorio di San Bernardo da alcuni mesi. Solo uno o due abitano nel quartiere, gli altri arrivano da altre zone della città. Si sono fatti notare subito per la loro prepotenza e “strafottenza” verso gli altri ragazzi, al limite del bullismo, e alcune volte sono stati visti in cortile lanciarsi bottiglie di vetro non lontano dai bambini più piccoli. Comportamenti fuori luogo per un oratorio, così don Peppino ha deciso di “metterli alla porta”.

Questo è avvenuto dieci giorni fa. La mattina successiva il parroco si è trovato tre ruote della sua auto (che si trovava nel cortile interno) squarciate. «Qualcuno ha scavalcato il cancello durante la notte - spiega lui stesso -, sembra tanto una vendetta del branco». Come se non bastasse, pochi giorni dopo ignoti sono entrati nella sagrestia della chiesa e hanno imbrattato gli abiti sacri dei sacerdoti. Naturalmente per questi fatti è stata fatta la denuncia ai carabinieri di Lodi.

Ma nel frattempo tre di questi ragazzi sono stati “riammessi” in oratorio, visto che i loro genitori sono andati a parlare con don Peppino e don Adolfo, il coadiutore. Ma questi, tornati anche con altri amici, avrebbero ripreso le loro vecchie abitudini. Tanto che nell’ultima settimana sono spariti due zainetti dei ragazzini che vengono a giocare all’oratorio, con dentro portafoglio e cellulare. «Mio figlio ha dodici anni ed è stato derubato lunedì - raccontava ieri un papà -, non siamo sicuri che siano stati quei ragazzi, ma certo la loro presenza in oratorio crea un po’ di preoccupazione».

«Se dovessero esserci altri episodi siamo pronti a chiamare i carabinieri - prosegue don Peppino -, ma non vogliamo arrivare a tanto. Noi vogliamo educare, coinvolgere le famiglie. E poi per ora non possiamo accusarli di nulla, i ragazzi più piccoli quando giocano a calcio lasciano i loro zainetti sulle panche, incustoditi, e può prenderli chiunque, anche perché in oratorio ci sono ogni giorni tantissime persone, abbiamo undici squadre di calcio e sette di pallavolo, e controllare tutti sarebbe impossibile. Sono sparite anche delle biciclette di recente, che vengono lasciate vicine ai cancelli».

Negli altri oratori della città non sono segnalati problemi simili. Solo all’Ausiliatrice alcuni mesi fa una volante della polizia era entrata per mandare via alcuni ragazzi “estranei” all’oratorio che fumavano spinelli e avevano altri comportamenti non adeguati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA