Lodi, il Belgiardino ridotto a una discarica

Una passeggiata al Belgiardino in un sabato pomeriggio di marzo può rivelare la bellezza degli alberi in fiore e dell’Adda luccicante, ma anche spiacevoli sorprese. Il cielo è coperto e nel parco ci sono apparentemente solo gli abituali frequentatori invernali: due ciclisti in mountain bike, qualche anziano, i canoisti. Eppure, il parcheggio è pieno; da un’automobile scendono due ragazzi, uno di loro porta con sé un cartone di bottiglie di birra abbastanza pericolante, e si avviano insieme verso il fondo del prato, nell’area pic nic. Una festa, forse una grigliata in compagnia, magari un po’ di musica e relax lontano dal frastuono della città. Ognuno ha il suo modo di divertirsi, e in questi primi miti week end di primavera molti iniziano a scegliere il Belgiardino come meta, ma il lunedì mattina il parco appare malridotto e trascurato, con l’area pic nic rovinata dalla presenza dei rifiuti.

I cestini evidentemente nessuno li ha notati, visto che troneggiano vuoti in mezzo all’immondizia. A quaranta centimetri di distanza ci sono due grandi sacchi di plastica, tagliati su un lato, circondati da piatti usa e getta, lattine, tovaglioli sporchi.

La cosa che colpisce di più lo sguardo, però, è su un altro tavolo di pietra da pic nic: allineate come su una pista da bowling, ci sono decine di bottiglie vuote di vetro. Non sono quelle del ragazzo di alcuni giorni fa, o non solo perlomeno, visto che alcune sembrano essere lì da molto tempo: sono di marche diverse e di colori diversi, quasi fosse una collezione. Purtroppo, però, non sta in una vetrinetta ma nel bel mezzo di un parco.

In un angolo dell’area attrezzata c’è un lavandino, ma anch’esso è rotto e contribuisce ad accrescere il senso di degrado percepito dai passanti che si trovano a fare uno slalom tra la sporcizia.

Il problema, però, non è solo quello del degrado, ma anche della sicurezza: per terra si vedono chiaramente i resti di numerosi fuochi accesi sull’erba, a pochi metri dagli alberi, con tutti i rischi che possono derivarne per l’ambiente circostante.

L’amministrazione comunale, contattata in merito alla situazione, ha assicurato che esiste un programma di pulizia settimanale: ieri pomeriggio, infatti, la pulizia è stata portata a termine dai richiedenti asilo volontari del programma di lavori socialmente utili. In generale, però, dal Comune comunicano che «i controlli e le pulizie si intensificheranno a seguito della presa in carico del Belgiardino da parte della società che si è aggiudicata la concessione per la gestione, che dovrebbe avvenire definitivamente entro i primi dieci giorni di aprile».

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