Lodi, il Bassi sta scoppiando

Subito tre nuove classi, poi il numero chiuso

Straripano gli alunni all’istituto tecnico Bassi di Lodi. Dopo l’ennesimo aumento delle iscrizioni, il preside è stato costretto a misure straordinarie. Dal prossimo anno scolastico gli studenti sfioreranno quota 1.500, in aumento di circa un centinaio rispetto ai corsi del 2010/11. Per questo è stata programmata la realizzazione di tre nuove classi: una nella succursale di via Giovanni XXIII e altre due nella sede centrale di piazza Castello. «Se la tendenza rimarrà questa, per il futuro saremo costretti a ragionare sull’ipotesi d’introdurre il numero chiuso, attraverso l’organizzazione di test d’ingresso selettivo per i nuovi studenti - annuncia il dirigente scolastico del Bassi, Corrado Sancilio - una soluzione che potrebbe essere scongiurata, con un ampliamento della struttura da concordare con la provincia».

Un problema di capienza che per il prossimo autunno è stato risolto con la creazione di nuove aule, due ricavate tramite la posa di lastre di cartongesso per dividere a metà l’attuale laboratorio di topografia, una stanza non più molto utilizzata per la didattica. «Ormai i ragazzi sono soliti fare le esercitazioni non tanto con i tecnigrafi, ma con i computer - specifica il preside - per questo quello spazio si poteva dedicare ad altre funzioni, considerata la disponibilità di spazi in relazione alla costante crescita negli ultimi cinque/sei anni degli iscritti. E pensare che quest’anno ho firmato anche un’ottantina di nulla osta al trasferimento di alunni, altrimenti gli studenti sarebbero stati ancor di più, a fronte già di 60 classi». Per far fronte a questa condizione, la provincia di Lodi ha approvato un piano d’intervento che verrà realizzato a breve e verrà finanziato con il budget dei fondi messi a disposizione per la manutenzione scolastica. È questo uno degli interventi più significativi in programma per il 2011 da parte della Provincia, che sta lavorando ad una serie di sistemazioni delle scuole superiori di Lodi città e del territorio. Da Palazzo San Cristoforo hanno fatto sapere che dall’inizio dell’anno sono stati circa 150 gli interventi che hanno riguardato i vari plessi, oltre ad una serie di lavori ordinari per la cura degli edifici che ha quasi sfiorato la spesa di 200mila euro. «Gli interventi in corso sulle scuole sono tutti lavori di sostanza e che puntano a migliorare le strutture di competenza della provincia e la loro sicurezza - afferma Mariano Peviani, assessore all’istruzione di Palazzo San Cristoforo - Per lo più, vengono fatti nella stagione estiva o comunque a ridosso dell’inizio dell’anno scolastico per creare il minor impatto possibile sull’attività didattica». Infine ci sono le grandi opere sulle scuole annunciate dalla provincia, che prevedono 410mila euro per il Cesaris di Casale, 530mila euro per il Calamandrei di Codogno, 750mila euro per il Volta di Lodi e 500mila euro per il Bassi di Lodi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA