Lodi, i “bagordi notturni”non fermano gli eroi sui fiumi

(3 giugno, ore 18) Il volto del Po cambia sotto i nostri occhi: il panorama apparentemente monotono del grande fiume regala a chi lo percorre scenari insoliti, principi di mutamento evidenti solo a chi lo guarda dal mezzo, come i 35 naviganti impegnati nel Rally dei fiumi promosso dall’associazione Nüm del Burg, giunti oggi al secondo giorno di navigazione. Il temporale che ha bagnato la notte fra giovedì e venerdì è bastato da solo a modificare l’aspetto del fiume: l’acqua da calma si è fatta più impetuosa, il colore è virato dal verde verso il giallo e un gran numero di detriti – rami, rifiuti, residui schiumosi di materiale organico in decomposizione – ha invaso il corso principale, trasportato dagli immissari. Anche le rive, sotto la pressione della leggera piena, hanno modificato il loro profilo: proprio mentre le imbarcazioni del rally transitavano nei pressi di Mirasole – a una ventina di chilometri da Revere, punto d’arrivo di questo secondo giorno di navigazione – il fiume ha fatto crollare un tratto dell’argine sinistro. Per poco non finivano in acqua anche i primi alberi del pioppeto che, in modo pressochè ininterrotto, costeggia il letto del Po da Guastalla in giù, creando un corridoio verde oltre il quale è impossibile scorgere qualcosa di diverso da palafitte, case galleggianti, imbarcaderi o draghe. Niente da segnalare quindi? Tutt’altro: al di là dei paesaggi incontrati, il Rally dei fiumi è un’esperienza notevole sotto ben altri punti di vista. Quello del vivere assieme prima di tutto: che l’equipaggio sia affiatato e coeso lo si intuisce immediatamente, sia quando si tratta di lavorare (rifornire le barche di carburante, caricare il furgone d’appoggio, lavare le pentole del pranzo), sia quando ci si diverte, come sulla pista del “Peace in Po” di Guastalla, teatro della notte danzante fra giovedì e venerdì. Nonostante le ore piccole (gli ultimi ad abbandonare la pista sono stati proprio quelli di Nüm del Burg attorno alle 02.00 del mattino), alle 08.30 tutti sono già pronti – con il sorriso sulle labbra – a prendere il largo. Si fa rifornimento, si accendono i motori, si ascoltano le istruzioni del presidente Gino Cassinelli, e poi via verso Borgoforte, centro nevralgico del commercio fluviale al tempo dei Gonzaga e punto di ristoro per quelli di Nüm del Burg. Il pranzo scorre tranquillo, allietato dalla presenza di una ‘nduja (salame piccante calabrese) e di una bottiglia di filu-e-ferru (acquavite di produzione sarda), gentilmente offerti da un frequentatore abituale dell’approdo mantovano. Non è raro fare nuovi incontri sul fiume: un gruppo di canoe dice di essere diretto a Venezia, un’altra imbarcazione lascia il suo biglietto da visita per avere notizie circa il buon esito della spedizione lodigiana, agli imbarcaderi si rincontrano vecchi amici, conosciuti durante le precedenti spedizioni. Come Vito Rebecchi, titolare della Canottieri di Revere, ospite squisito dellla seconda notte del Rally: il suo club è completamente a disposizione dei naviganti e della cagnetta Ester, che assieme alla sua padrona Aurelia Stroppa si è unita proprio ieri alla spedizione. Con il tartufo in fibrillazione Ester annusa il Po e tutto lascia pensare di cavarsela benissimo nell’acqua limacciosa del fiume: domani mattina il motoscafo di Natalino Bianchi è pronto ad accoglierla a bordo.

(3 giugno, ore 15) La ciurma trascorre in barca la pennichella post prandiale. Il rumore sordo del motore concilia il sonno, il sole pure, il paesaggio scorre sulle rive senza variazioni di rilievo. Ogni tanto capita di incontrare altri regatanti, come le dodici canoe dirette a Venezia. Un po’ di dati nautici, rilevati dall’ecoscandaglio in uso al motoscafo di Natalino Bianchi: profondità massima 18 metri in prossimità della foce dell’Oglio, temperatura dell’acqua 18 gradi. Arrivo a Revere previsto per le 18.

(3 giugno, ore 11) La notte danzerina non ha fiaccato i partecipanti al Rally dei fiumi: dopo essersi scatenati fino alle due del mattino sulla pista del “Peace in Po” di Guastalla, alle 8.30 di oggi l’equipaggio di “Nüm del Burg” era già pronto a dare il via a questa seconda giornata di navigazione: dopo un breve rifornimento, le dieci barche hanno acceso i motori noncuranti dell’acqua non proprio cristallina del Po. Le piogge di ieri infatti hanno fatto salire il livello del fiume, e gli affluenti hanno fatto conluire detriti e una schiuma densa derivante da corpi organici in decomposizione. Dopo aver percorso una ventina di miglia sotto uno splendido sole, in questo momento la ciurma si trova all’approdo di Borgoforte in attesa del pranzo. Davanti al bancone del bar una lieta sorpresa: Aurelia Stroppa, 35esima componente dell’allegro equipaggio, si è unita alla crociera accompagnata da Ester, una simpatica cagna bianca già eletta a mascotte del gruppo.

Concluso con successo il secondo giorno di navigazione per la nuova avventura fluviale di Nüm del Burgh. È arrivata anche la mascotte del gruppo, la cagnetta Ester (nella foto). A bordo la nostra giornalista Silvia Canevara, che ci racconta il rally

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