LODI Appello bis, Simone Uggetti prosciolto, come l’avvocato Cristiano Marini e il dirigente comunale Giuseppe Demuro. Il sindaco Furegato: «Una bella giornata»

L’ex sindaco era ancora a processo per il “caso piscine” del 2016

L’ex sindaco Pd di Lodi Simone Uggetti, l’avvocato Cristiano Marini e il dirigente del Comune di Lodi Giuseppe Demuro sono stati prosciolti oggi pomeriggio nel processo di appello bis a Milano per il “caso piscine” del 2016 per “particolare tenuità del fatto”. L’imputazione era di turbativa d’asta perché durante la predisposizione del bando per la gestione per sei anni delle piscine scoperte del Belgiardino e di via Ferrabini Uggetti aveva condiviso una bozza con Marini, che era consigliere di amministrazione della Sporting Lodi, società sportiva risultata poi aggiudicataria della gara. La Procura generale di Milano aveva insistito invece per la conferma delle condanne del processo di primo grado. Trattandosi di una sentenza nel merito, la Procura generale non potrà impugnarla.

Dopo sette anni, quindi, si chiude la vicenda che ha visto suo malgrado protagonista l’ex sindaco Simone Uggetti.

Furegato: «Quella del proscioglimento di Simone Uggetti è una bella notizia per gli imputati ma anche per tutta la città, questa è una bella giornata»

Tra i primi a intervenire il sindaco Andrea Furegato: «Quella del proscioglimento di Simone Uggetti è una bella notizia per gli imputati ma anche per tutta la città, questa è una bella giornata. Uggetti è stato un ottimo amministratore, finalmente questa sentenza mette la parola fine a una vicenda che aveva assunto implicazioni surreali, una vicenda lunga che si chiude e che permette di affermare che Simone, il dottor De Muro e ritengo anche l’avvocato Marini sono persone perbene che si sono mosse per l’interesse pubblico».

Vallacchi: «Rimane il rammarico per tutto il dolore vissuto da lui e dalla sua famiglia, che non potrà essere comunque ripagato dalla sentenza della Corte d’appello»

A caldo arriva il commento di Roberta Vallacchi, segretaria provinciale del Pd e consigliera regionale: «Sono molto contenta della definitiva assoluzione che restituisce a Simone e a tutti i lodigiani la verità rispetto a una vicenda che ha sconvolto la politica cittadina. Non ho mai avuto alcun dubbio sulla sua correttezza né sulla sua disinteressata abnegazione per l’amministrazione lodigiana e per il bene dei cittadini, quindi la sentenza non è per me una sorpresa. Rimane il rammarico per tutto il dolore vissuto da lui e dalla sua famiglia, che non potrà essere comunque ripagato dalla sentenza della Corte d’appello».

Leggi l’approfondimento e l’intervista esclusiva a Uggetti sul «Cittadino» di mercoledì 21 giugno

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