Lodi, ancora violenza in città bassa

La lite per una sigaretta finisce a pugni in faccia e a bottigliate. Un 35enne completamente ubriaco, lodigiano, ha scatenato il finimondo nel fine settimana in via Borgo Adda. Ha avvicinato un gruppo di passanti per chiedere una sigaretta, ma davanti al loro rifiuto li ha aggrediti facendone finire uno all’ospedale. Alla fine è stato bloccato dagli agenti di una volante, che a loro volta si sono presi una serie di calci prima di riuscire a farlo entrare nell’auto di servizio.

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato per lesioni, minacce e resistenza a pubblico ufficiale. La procura infatti ha deciso di non procedere con l’arresto visto che le prognosi del pronto soccorso erano inferiori ai venti giorni.

Il fatto quindi è avvenuto venerdì sera, intorno alle 22. Questa la ricostruzione fatta dagli agenti della questura. Nel primo tratto di via Borgo Adda, nei pressi dell’ospedale, il 35enne si è avvicinato a un gruppo di ragazzi (tre maschi e una femmina) che passavano sul marciapiede, in direzione di via Massena, e ha chiesto loro una sigaretta. Quelli hanno risposto con un rifiuto, forse cercando anche di scostarlo visto che era ubriaco, ma lui a quel punto ha cominciato a spingerli e così ne è nato un parapiglia. Uno di quei ragazzi è stato colpito dal 35enne con un pugno al volto, un altro invece con la bottiglia di vetro che l’uomo aveva in mano.

Nel frattempo però era scattato l’allarme e così sul posto è arrivata la volante della questura. Il 35enne è stato bloccato, anche se continuava a dimenarsi e a scalciare, pronunciando minacce di ogni tipo, e alla fine ha colpito un agente con un calcio.

Sul posto è arrivata anche l’ambulanza. Il ragazzo colpito alla testa con la bottiglia è stato portato al pronto soccorso: ha rimediato circa 15 giorni di prognosi. Medicato anche il poliziotto, che invece se l’è cavata con tre giorni di prognosi.

Il 35enne è stato quindi caricato sulla volante e portato in questura. Lì è stato identificato e fotosegnalato, con il rilievo delle impronte digitali. Si tratta di un muratore residente in quella zona della città che già altre volte in passato era rimasto coinvolto in situazioni simili. La procura non ha autorizzato l’arresto e così è stato “solo” denunciato a piede libero per una serie di reati.

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