
Sono ripresi in città i saccheggi nei bar e nei negozi. Negli ultimi giorni infatti i ladri hanno colpito, in ordine di tempo, il centro estetico di via Fissiraga, il bar Zanzibar di via Nino Dall’Oro, il ristorante Isola Caprera e il negozio per articoli da parrucchiera So.Cap. Lombarda di via Borgo Adda. Tutti i furti sono avvenuti di notte, forzando un ingresso o spaccando un vetro, e scoperti solo la mattina successiva, quando i titolari si sono trovati davanti il locale a soqquadro.
La questura ha “raccolto” le denunce delle vittime e ora sono in corso le indagini. Pare che la Scientifica sia anche riuscita a isolare alcune impronte digitali “sospette” e ora si sta cercando di capire se appartengano a persone già note alle forze dell’ordine o pregiudicate.
L’ultima razzia è avvenuta domenica notte in via Borgo Adda. «Per fortuna non ci sono grossi danni - si consola la titolare, Anna Camerlingo -, anche se stamattina (ieri per chi legge, ndr) abbiamo trovato ogni cosa buttata per terra, fogli e scontrini ovunque, gli scatoloni delle parrucche rovesciati». Alla fine il malvivente (il sospetto è che abbia agito una sola persona) ha aperto il registratore di cassa e si è preso le monete lasciate all’interno, «non più di venti o trenta euro», mentre i prodotti in vendita sono rimasti al loro posto. «È entrato dalla porta di ingresso grazie a un cacciavite - aggiunge la titolare -, ci sono ancora i segni sulla porta. Abbiamo chiamato subito la polizia e la Scientifica ha fatto i rilievi, c’era anche una vetrina scassinata e lì forse hanno trovato delle impronte».
Due notti prima, invece, fra venerdì e sabato, c’erano stati altri due episodi. In via Nino Dall’Oro è stato derubato il bar Zanzibar. Qui i malviventi sono entrati da una porta sul retro, affacciata su un cortile interno, e hanno scassinato le tre slot machine. «Il problema è che non si vedono mai auto delle forze dell’ordine in giro - si sfoga il titolare Roberto Santi -. So che hanno pochi uomini e mezzi, ma questo non deve ritorcersi contro di noi». I danni sono ingenti, pari almeno a 10mila euro. «Non so come hanno fatto a entrare in cortile, visto che il cancello non era scassinato, poi hanno forzato la porta di sicurezza sul retro. Hanno aperto le macchinette con precisione, senza fare troppi danni, e si sono presi le monete. Sono sparite anche decine di bottiglie di liquori e vino. Da quando sono qui, nel 1989, non esagero se dico che sarà il trentesimo furto che subisco». La stessa notte, intorno all’1.30, c’è stato un tentativo di furto anche all’Isola Caprera. Qui è stato rotto il vetro della porta di ingresso, ma Leonardo Meani, titolare del ristorante, che abita proprio sopra il locale, ha sentito il rumore ed è sceso. «Sono sceso dalle scale e ho visto alcuni vetri in terra - spiega -. Allora ho capito e ho preso un coltello, per difendermi nel caso qualcuno fosse riuscito ad entrare». Invece probabilmente i ladri avevano visto la luce che si accendeva e sono fuggiti. Quando Meani è arrivato all’ingresso, non ha visto nessuno.
Giovedì notte, invece, un altro furto era avvenuto in via Fissiraga, al centro estetico, ma in questo caso la polizia era riuscita a risalire subito all’identità del responsabile grazie alle telecamere e lo aveva denunciato poche ore dopo il colpo. Ora si sta cercando di capire se quell’uomo, di 35 anni e pluripregiudicato, sia collegato anche agli altri episodi. A inizio settimana, infine, quattro capannoni della zona Selvagreca erano stati svuotati da una banda che si era fatta strada sfondando almeno tre muri.
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