Lodi, ancora anziani truffati

«Gli anziani non devono fare entrare nessuno in casa loro e al primo sospetto chiamino subito le forze dell’ordine». È l’appello che i carabinieri di Lodi fanno ai pensionati per invitarli a difendersi dalle truffe. L’ultimo caso è avvenuto ieri mattina, nella zona dei “laghi”. Due anziani disabili, in base a una prima ricostruzione, hanno fatto entrare nella loro abitazione una donna che si era offerta di aiutarli a salire le scale e aprire la porta. Poi, mentre questa si è fermata in cucina a parlare, la complice si è diretta in camera da letto e ha arraffato i soldi che ha trovato, alcune centinaia di euro, e alcuni gioielli. Gli anziani hanno chiamato il “112” e una pattuglia della stazione locale ha fatto il sopralluogo e ha avviato le indagini, ma delle due donne in quella zona non è più stata trovata nessuna traccia. Poi gli anziani sono andati a fare la denuncia.

Il fatto è avvenuto a metà mattina. Il sospetto è che le donne fossero zingare o rom, visto che avevano la carnagione olivastra. Hanno visto la loro “vittima” in strada, un anziano che si stava dirigendo verso casa. Una di loro lo ha aiutato ad entrare, poi ha detto di essere in cerca di un lavoro, anche come badante, e ha chiesto il numero dell’amministratore per chiedere delle informazioni anche a lui. A quel punto è stata accompagnata in cucina, e lì i coniugi le hanno anche offerto un bicchiere di acqua, ma proprio in quel momento la complice, sfruttando la porta lasciata aperta, si è introdotta e si è diretta in camera da letto dove ha fatto razzia. Appena è tornata alla porta con il bottino, ha chiamato l’altra e insieme si sono allontanate di corsa. Gli anziani non si sono resi contro subito di quello che era successo, poi sono andati in camera e hanno trovato tutto in disordine. Un attimo dopo si sono accorti che mancavano i soldi.

I truffatori studiano sempre un metodo nuovo per ingannare gli anziani. A volte si travestono da poliziotti o carabinieri, altre si presentano come tecnici del gas o dell’acqua. Il consiglio dei carabinieri, in ogni caso, è di non aprire a nessuno, e di chiamare al “112” o al “113” se qualcuno chiede di entrare in casa, fossero anche persone in divisa.

Un altro avvertimento per le truffe (questa volta più “tecnologiche”) arriva da Enel, visto che da alcuni giorni stanno circolando mail che promettono rimborsi sulla bolletta e invitano il destinatario ha inserire i propri dati personali. Ma è solo un modo per svuotare i conti correnti di ignari cittadini.

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