LODI All’Inps il lockdown non è finito, per le pratiche c’è solo il telefono

Tanti non sanno usare le procedure telematiche e si rivolgono ai patronati

«Per accertare se il servizio di sportello telefonico provinciale è attivo, chiama il numero 0371.455200»: così recita il sito www.inps.it nella pagina dedicata all’ufficio provinciale di Lodi, che, a quanto segnalato da alcuni lettori, è diventato molto difficile da contattare. Sarebbero carenti anche le risposte a mezzo posta elettronica. «Di fatto l’ufficio è chiuso dall’8 marzo – spiega Vanna Minoia, segretaria provinciale del sindacato Spi Cgil – e noi, come altri patronati, di fatto stiamo facendo anche il lavoro di sportello che solitamente è svolto dall’Inps». Fatti tre tentativi al numero di telefono indicato, ieri mattina, anche il cronista del Cittadino, a botte di attese di cinque minuti alla volta, si è reso conto che parlare con l’Inps in questo periodo è tutt’altro che facile. «Devo dire che con la posta elettronica e i canali telematici noi finora abbiamo avuto risposte anche più veloci di quanto ci aspettassimo – prosegue Minoia -, il problema è che un ente che offre servizi ai pensionati non può non considerare che si tratta di generazioni nate prima dei computer».. In effetti anche la risposta all’e-mail inviata dalla redazione è stata tempestiva. «Nel periodo emergenziale, per mantenere un contatto stretto con i cittadini, l’Inps ha istituito in ogni provincia uno sportello telefonico, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 nell’attuale periodo di agosto – spiega Ilaria Monico, della segreteria del direttore provinciale di Lodi. Questo servizio prevede anche la possibilità di prenotare una richiamata telefonica da parte di un funzionario dell’Inps, per il giorno e l’ora preferiti, per ottenere informazioni e chiarimenti sulle pratiche di pensione e sugli ammortizzatori sociali».

Naturalmente dà un senso di prossimità e di fiducia contattare un numero con il prefisso locale, ma se non si ottiene risposta non rimane che il contact center unico, ai numeri nazionali 803 164 da rete fissa e 06.164164 da telefonia mobile, valido anche per prenotare appuntamenti. Telefonici però: si concordano un giorno e un orario al quale l’addetto Inps allo sportello telefonerà all’utente.

Perché almeno fino al 7 settembre l’accesso fisico agli uffici di via Besana è impossibile. In questi giorni ci si sta organizzando per il distanziamento e l’igienizzazione, e si attendono le ultime circolari attuative, ma è certo che almeno fino a quando perdurerà lo stato di emergenza Covid proclamato dal Governo – a oggi fino a metà ottobre – anche per entrare negli uffici Inps bisognerà comunque prendere appuntamento e non fare la fila. Le altre modalità di contatto sono l’App Inps Mobile – servizio Sportelli di Sede – tasto PRENOTA, il sito Istituzionale www.inps.it – Servizio Sportelli di Sede oppure ancora una mail all’indirizzo [email protected]. Riguardo ai servizi erogati, sicuramente le prestazioni assistenziali Covid sono quelle che hanno suscitato maggior interesse, fa sapere la direzione. Ad esempio, le prestazioni degli ammortizzatori sociali (cassa integrazione ordinaria e in deroga) nonché i vari bonus previsti dalla normativa vigente e i congedi parentali. Dal mese di maggio in poi l’utenza richiede in modo corrente anche informazioni e prestazioni di carattere previdenziale e assistenziale ordinarie.

«Le grosse difficoltà che incontrano gli utenti – spiega Minoia dello Spi – riguardano ad esempio la 14esima della pensione, che viene erogata solo dietro presentazione dei redditi dell’anno precedente. A monte c’è la questione di fondo che l’Inps da anni non invia più il Cud per posta ai pensionati ma li obbliga ad andarlo a richiedere, puntando sull’accesso telematico tramite pin. A mio avviso, una vessazione assurda che crea disagi e costi».n

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