Lodi alle urne per il sindaco: ecco le spese dei candidati

Manifesti, fotografie sui bus e “santini”. Ma anche aperitivi, gazebo, le sedi in affitto, gli esperti di comunicazione da pagare. Tutto per la campagna elettorale del Broletto, che oggi più che mai si gioca anche in rete, tra Facebook e le pagine dei siti. I sette candidati in lizza, però, sfoderano per lo più cifre contenute e dichiarano che questa sarà una competizione “low cost”.

Il budget più alto ipotizzato è quello di Carlo Gendarini, alla guida della coalizione di centrosinistra: la cifra si aggira tra 30.000 e 40.000 euro.

Finora si tratta di stime, che potranno essere confermate o meno, gli sfidanti dovranno poi stilare un resoconto di quanto investito, anche perché la legge prevede un tetto di spesa da non superare.

Sara Casanova, esponente del Carroccio in corsa per il centrodestra, fornisce due diversi “scontrini”: circa 1.800 euro per la lista civica, circa 12.700 euro per la formazione del Carroccio.

Stefano Caserini di 110&Lodi spenderà in tutto circa 5mila euro. Lo stesso budget dichiarato da Giuliana Cominetti, sostenuta da due liste civiche, la quale osserva: «Stiamo cercando di contenere al massimo le spese, molto del materiale che stiamo distribuendo, come i volantini, è prodotto direttamente da noi, naturalmente questo è possibile quando si tratta di una tiratura limitata, per gli altri casi, invece, facciamo fare tutto in tipografia».

Per quanto riguarda Luca Scotti di Lodi al Centro, non è stato fissato con precisione un investimento: «La nostra è e sarà una campagna elettorale sobria ed essenziale - afferma -. Siamo una lista civica vera: non abbiamo alle spalle nessuna struttura partitica, nessuna sede federale di partito, nessun “contributo elettorale” dall’alto, nessuna cena o aperitivo goliardico per raccogliere fondi. Non abbiamo l’appoggio della politica nazionale; per noi non sfilerà la star di partito per le vie cittadine. La campagna elettorale è finanziata con il contributo volontario di ciascuno di noi che compone la lista dei candidati di Lodi al Centro, nella misura delle proprie disponibilità. Nessun finanziamento, nessun favore da restituire a nessuno.Teniamo i conti, con scrupolo. Gestiamo i nostri fondi con attenzione e parsimonia. Non abbiamo un budget e non sappiamo quanto spenderemo. Di volta in volta decidiamo se investire in una determinata forma di pubblicità oppure no, valutandone l’opportunità e il costo. Alla fine pubblicheremo quanto speso, fino all’ultimo centesimo».

Per il Movimento 5 Stelle la sfida costerà meno rispetto alle cifre fornire finora dagli avversari: «Puntiamo a spendere 2mila euro per tutto - sostiene il candidato sindaco Massimo Casiraghi -, non abbiamo nessuna forma di finanziamento pubblico, ma solo donazioni di cittadini. Piccole donazioni - precisa -. Per trasparenza abbiamo già pubblicato sul nostro sito, www.lodi5stelle.it, l’elenco delle spese in entrata e in uscita a partire da febbraio».

Infine, Lorenzo Maggi, sostenuto da una coalizione civica con quattro diverse liste, spiega di non aver ancora valutato il budget per la campagna elettorale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA