LODI Alla Canottieri la messa con il vescovo per i soci scomparsi

Sabato pomeriggio il commosso omaggio dopo la bufera del Covid

Una comunità vera, che si ritrova ogni anno lungo le rive dell’Adda, quasi una famiglia che insieme condivide tutta la vita e il suo travaglio: nel pomeriggio pallido e rovente, lasciate le piscine e i campi sportivi, i soci della Canottieri Adda, con il vescovo Maurizio, hanno portato un saluto commosso ai membri di questa famiglia che non ci sono più. Con le lacrime agli occhi, nel silenzio interrotto solo dal rumore di cicale, sono stati letti i nomi dei tredici soci mancati nel 2019, tra cui l’ex-consigliere Sergio Zanaboni, e dei diciotto mancati quest’anno, tra cui l’ex-revisore Gaetano Carabelli, il presidente di Num del Burgh Gino Cassinelli e lo storico presidente della Canottieri Ambrogio Sfondrini. Il vescovo, così come le autorità civili e militari con la loro partecipazione alla cerimonia sabato, ha espresso la propria vicinanza alle famiglie e ha ribadito il fondamento della fede cristiana: «I cristiani, con ardimento incredibile se non fosse sostenuto dalla fede, raccolgono quello che dice la coscienza umana in ogni cultura, in ogni religione, nella storia dei popoli e delle nazioni, ribellandosi all’eventualità di finire per sempre. Noi cristiani ci ribelliamo, e predichiamo un regno senza fine, un regno che non è illusione, ma che è provato dalla morte e resurrezione del Signore».

«Quanto preziosa diventa questa fede quando sentiamo i nomi di coloro che ci hanno lasciato e non ci aspettavamo partissero così improvvisamente – ha proseguito il vescovo -. Oggi ricordiamo l’apostolo Giacomo, che porta tanti camminatori fino all’oceano, a Compostela e poi a Finisterre. La fede cristiana ci dice che quando finisce la terra, abbiamo nuovi cieli e nuova terra. Quando qualcuno finisce, la fede è messa alla prova: i dubbi non devono mai mancare davanti alla grandezza di amore che ci è proposta, ma il regno di Dio patisce questa violenza della fine, e poi risorge insieme a noi. Bella e grande è la fede perché ci apre all’Eterno, ci aiuta a guardare oltre ogni siepe che tentasse di escluderci dagli ultimi orizzonti».

Ad accogliere il vescovo Maurizio, con le autorità cittadine, il presidente di Canottieri Erminio Boggi, il parroco dell’Addolorata monsignor Bassano Padovani e il collaboratore monsignor Luigi Rossi.

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