Non utilizzano i cestini, snobbano i bidoni e non hanno nessuna intenzione di utilizzare il centro di raccolta dell’Astem, nemmeno se gli operatori passano direttamente a casa per ritirare la “merce”. Per loro è molto meglio parcheggiare i rifiuti sul ciglio della strada (oppure direttamente in mezzo alla strada, dipende dai “gusti”), lungo il fiume o semplicemente dove capita.
Quando ad agosto la città si svuota, l’abbandono dell’immondizia è più evidente. E in qualche caso persino sconcertante, perché spunta impunemente da qualsiasi parte si guardi: di fronte alla “Muraglia”, le case popolari del quartiere di San Fereolo, per esempio, sono stati abbandonati due materassi proprio nel posteggio, sotto le finestre dei residenti.
Come è noto, la sporcizia in estate invade le sponde dell’Adda, utilizzate nei week end per i pic-nic. Un tappeto di rifiuti è stato ritrovato nei giorni scorsi dietro la cava, lungo la strada provinciale che collega Lodi a Boffalora. Anche il Lungoadda della città non fa eccezione e come al solito è preso di mira, con sacchetti di plastica disseminati qua e là e colmi zeppi di avanzi di cibo, bottiglie, piattini di plastica.
In piarda Ferrari, oltre ai cestini occupati dalla pattumiera domestica, accanto a un’auto rossa abbandonata e con i vetri in frantumi ha fatto la sua comparsa un piccolo (per ora) cumulo di sporcizia. Un problema che si allarga anche al boschetto vicino, tutto attorno alla casotta, una zona dove gli abitanti avevano chiesto in passato una maggiore illuminazione e una maggiore cura del tragitto che porta al ponte.
In via Marchesi, invece, nei pressi della Vecchia Cremonese, un mobile è stato lasciato a fianco di un cassonetto ormai sfasciato che non si chiude nemmeno più.
In diversi punti della città, inoltre, si notano i sacchetti di pattumiera - differenziata e non - lasciata nei pressi dei bidoni. Questo succede anche quando i cassonetti non sono stracolmi ma potrebbero ospitare altri scarti. Sbirciando tra i sacchetti, s’intravede un po’ di tutto: dai cd ai tubi di plastica, dal cibo alle lampadine.
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