Lodi, aggressione in città bassa

Finisce in un lago di sangue una lite in corso Adda. Un giovane è stato accoltellato ad un braccio. La raccapricciante aggressione è avvenuta in un negozio etnico. Si sono affrontati due stranieri di origini turche all’interno del Turkish best kebap & pizza. I passanti hanno notato un uomo di 26 anni che barcollava. Lo straniero si è accasciato sulla sedia del bar vicino. Sembrava che stesse per svenire. Aveva la testa abbassata, le braccia distese e una profonda ferita. Subito è stata avvertita la polizia di Stato. In un attimo la zona è stata blindata. La persona ritenuta responsabile è stata presa. Portata in Questura dovrà rispondere dell’accusa di tentato omicidio.

La rissa è scoppiata dopo le 12.30 di ieri mattina. Uno scontro che è partito dentro il locale gestito da stranieri, una vetrina al civico 102 di corso Adda, proprio vicino ad una stazione dei vigili, che in quel momento era chiusa. Il violento alterco si è sviluppato tra un socio del locale (24 anni e abitante a Lodi Vecchio, T. A. le sue iniziali) e un lavorante di 26 anni che si trovava dentro il punto di ristoro (G. M. le sue iniziali e residente a Lodi). Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, i due giovani hanno cominciato a discutere sull’orario di lavoro. Uno si era lamentato con l’altro per il suo ritardo. E da quel momento tutto è degenerato. Il titolare della gastronomia turca ha preso in mano un coltello da cucina, utilizzato per tagliare il kebab (32 centimetri di lunghezza) e ha menato un fendente verso il braccio del collega. Lo ha colpito al braccio sinistro. La lama è entrata anche nel torace. Tutto questo è accaduto mentre all’interno dell’esercizio c’erano anche alcuni clienti, che hanno tentato di calmare gli animi. Poi l’aggressore è uscito e ha buttato la lama in un contenitore per la raccolta dei rifiuti, mentre il ferito si è chiuso nel negozio. Ha riaperto la porta d’ingresso solo quando ha visto passare una divisa delle forze dell’ordine. I primi ad arrivare sul posto sono stati i militari della Guardia Forestale.

Da quel momento il giovane sanguinante ha ritrovato un po’ di forze e si è trascinato fino al bar Davide. Qui si è seduto e lo hanno aiutato. Hanno avvertito la centrale operativa del “118”, che ha mandato sul posto un’ambulanza della Croce bianca di Sant’Angelo. Lo straniero è stato portato all’ospedale di Lodi. Non è in pericolo di vita, ma ieri in tarda serata ha dovuto subire un’operazione perché la ferita era profonda. Sul posto sono arrivate in sirena anche due pattuglie della Questura, i carabinieri, i militari della Finanza e diversi mezzi dei vigili, che hanno regolato la viabilità tra corso Adda e piazza Barzaghi. Dopo quanto successo l’aggressore era rientrato nel suo negozio, aveva recuperato l’arma e stava cercando di pulirla. Gli agenti lo hanno bloccato e poi arrestato. Si tratta del socio della gastronomia turca, un giovane di 24 anni. Verrà trasferito a breve nel carcere di via Cagnola. L’operazione di arresto è stata presentata ieri pomeriggio in Questura, dal capo di Gabinetto Angelo di Legge e dal vice dirigente delle volanti Attilio Siragusa. La polizia ha lanciato un appello affinché i testimoni che hanno assistito alla scena si presentino in Questura per dare un supporto alle indagini. Non è la prima volta che il negozio di kebab di corso Adda è al centro di una vicenda cronaca. Nel settembre dell’anno scorso c’era stata una lite tra il titolare del negozio e tre italiani. Questi ultimi avevano lanciato delle bottiglie contro la vetrina.

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