LODI “Acque agitate” per la piscina Faustina: in difficoltà i conti della Sporting

Un’interrogazione accende i riflettori sulle perdite

Senza interventi a supporto, Sporting Lodi è destinata a perdere più di 300mila euro l’anno nei prossimi 5 anni, un ritmo insostenibile per la società che gestisce gli impianti della Faustina. Ad accendere un faro sulla situazione di Sporting Lodi è la Lega, che ha depositato una nuova interrogazione al sindaco per chiedergli se sia in corso un dialogo con la società, se abbia avviato le procedure di verifica necessarie al riequilibrio economico finanziario della società ed eventuali altri interventi in grado di garantire la continuità dell’attività. Sporting è società partecipata al 50 per cento dalla società dilettantistica Sport 64 e da Astem, quest’ultima detenuta al 99,22 per cento dal Comune. Qualche preoccupazione sul futuro di Sporting era emersa nelle settimane passate anche nei corridoi del Broletto, quando si è presa visione del Piano Economico Finanziario per il prossimo quinquennio inviato dalla società. Le proiezioni, già per il 2023, sono impietose: a pesare in modo particolare è l’aumento dei tassi d’interesse applicati al mutuo in essere, eredità dell’iniziativa di Lorenzo Guerini per la costruzione da 13 milioni di euro del nuovo impianto nel 2008. Il progetto prevedeva che fosse realizzato in project financing con gestione per 20 anni, ma le società entrarono in crisi e così alla fine Sporting si fece carico del mutuo, rinegoziandolo e portandolo a 30 anni, aperto con Banco Bpm, con il Comune che aveva fatto da garante. Quella stessa linea di credito è stata poi rinegoziata, con scadenza a 2047. A questi rincari si aggiungono le maggiori spese per il costo del personale in virtù della riforma del lavoro sportivo e i maggiori costi energetici. In futuro questi ultimi saranno mitigati dagli interventi di efficientamento che partiranno a breve (finanziati da Regione Lombardia).

Ma i conti non tornano lo stesso. Secondo le stime del Piano economico finanziario i prossimi 5 anni saranno da incubo, con perdite comprese tra il massimo di 390mila euro del 2023 e i 305mila euro del 2027. Il valore complessivo delle perdite è stimato in 1,8 milioni di euro. La società oggi è patrimonializzata per 305mila euro. È del tutto evidente che siano necessari significativi interventi economici, in grado almeno di ricapitalizzare la società di anno in anno per un importo pari alla perdita stimata.

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