L’Inps all’Astem, salvi i conti di Lodi

Il Broletto è pronto a cedere ad Astem il suo “gioiello” immobiliare. Dopo vari tentativi di vendita ai privati, che non hanno portato ad alcun risultato, il comune di Lodi vuole alienare il palazzo di via Besana (attuale sede dell’Inps e di proprietà dell’ente locale) ad una sua azienda partecipata. L’operazione finanziaria dovrebbe essere formalizzata questa mattina.

Il valore di base della costruzione è di 7 milioni e 800mila euro. Ieri sera si è anche riunito il consiglio di amministrazione di Astem spa, che ha dato il via libera a presentare una proposta di acquisto per lo stabile Inps, collocato vicino alla stazione.

Sono mesi che il municipio ha messo sul mercato il palazzo che ospita gli uffici dell’Istituto nazionale di previdenza sociale. Sono state organizzate due aste pubbliche e alcune trattative private. Ma nessuna è andata a buon fine. I vertici del Broletto hanno anche atteso fino al termine di dicembre, per vedere se spuntavano nuovi compratori.

E a tre giorni dal 2012 non s’intravede all’orizzonte alcun investitore. Di fronte a questa situazione, l’ente pubblico è quindi orientato a piazzare parte del suo patrimonio ad un’azienda controllata. Tutti i dettagli del passaggio di proprietà dovrebbero essere resi noti oggi, compreso il valore della vendita.

I motivi di questa operazione per Lodi sono legati alla necessità di rispettare gli obiettivi del Patto di stabilità, ovvero i vincoli di bilancio fissati dallo Stato per gli enti locali. I criteri del Patto si “misurano” al 31 dicembre di ogni anno. Per evitare che nel 2012 il comune subisca pesanti sanzioni (tra cui blocco degli investimenti, decurtazione degli stipendi degli amministratori e taglio dei trasferimenti) è necessario che entro qualche giorno raggiunga determinati saldi finanziari.

La manovra messa in campo dal municipio del capoluogo per rispettare i criteri di bilancio fissati a Roma è stata molto articolata. Nel corso del 2011 sono stati venduti beni immobiliari per 3 milioni di euro (tra cui l’asilo di via Volturno con un introito di 1 milione e 400mila euro) e sono stati incassati cospicui oneri di urbanizzazione, tra cui le risorse per il progetto urbanistico in località Cavrigo alle porte della città. L’ultimo tassello verrà posto con il passaggio dell’immobile Inps alla società Astem, che permetterà all’ente di incassare le ultime risorse necessarie. Tutti i fondi recuperati dalle dismissioni di aree e palazzi pubblici, il Broletto si è impegnato ad utilizzarli per abbattere le quote di mutui che ha acceso con la Cassa depositi e prestiti.

Infine non è la prima volta che la giunta Guerini chiede il supporto della patrimoniale Astem. Era già successo nel corso del 2008, dopo una serie di aste andate deserte e la società che si era fatta carico di acquisire i terreni rimasti invenduti. Poi nel 2010 con la cessione all’azienda pubblica della società Farmacie.

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