L’indice di diffusione Rt tra 0,8 e 0,86: per i matematici è l’effetto dei vaccini
Nonostante un lieve aumento tra Lodi e Milano la curva punta al ribasso e calano ancora i contagi
Scende ancora, a 0,802, l’indice Rt che indica l’andamento nel tempo dei contagi da Covid-19 nel Lodigiano: l’ultimo calcolo dell’Università dell’Insubria, aggiornato domenica con i dati della settimana precedente, è di 0,802, un valore basso che si era visto per l’ultima volta il 20 settembre 2020 ma che è leggermente più alto dello 0,73 determinato appena una settimana prima. Una variazione che però non altera la linea discendente del grafico provinciale che era iniziata dal 28 aprile, quando la provincia era salita (di poco) sopra Rt 1. Un valore che fa la differenza tra la ritirata e l’avanzata dell’epidemia.
Anche per la provincia di Milano il grafico elaborato dal professor Davide Tosi e dai suoi ricercatori traccia una curva di discesa identica, attestandosi domenica scorsa a 0,869 contro lo 0,724 della settimana precedente.
Il dato dell’Rt della Lombardia al 16 maggio è calcolato a 0,855, con una linea di discesa ancora più marcata rispetto alle due province, anche perché due settimane fa la media regionale era un po’ più alta, a 0,903. L’Rt più alto tra le province lombarde attualmente è quello di Bergamo, a 0,908, il migliore è per Varese, a 0,772. Il dato nazionale, sempre a domenica scorsa, è di Rt 0,873 e ti tutte le province italiane Viterbo e Vercelli sono sopra 1, ma per pochi millesimi, Grosseto è a 1,024, in aumento da due settimane.
«Diventa evidente che avere 19 milioni di italiani vaccinati almeno con la prima somministrazione pesa molto di più rispetto agli effetti matematici di aumento dei casi che si erano visti in precedenza con il passaggio a zona gialla - riflette Tosi -.Dopo aver assistito a un forte innalzamento dei contagi nella fascia d’età scolastica 0-9 (e in minor misura anche 10-19) a fronte delle riaperture delle scuole il 7 aprile (che ha contribuito dopo esattamente 14 giorni all’innalzamento Rt di tutte le regioni italiane, nessuna esclusa, per due settimane consecutive), l’attività di testing-tracing e di quarantena preventiva di moltissime classi era riuscita a riportare, settimana scorsa, anche la fascia 0-9 (e 10-19) in linea con i trend delle altre fasce d’età. Questa settimana invece situazione in leggero peggioramento nella popolazione di età 0-18, contrariamente al trend in calo constante in tutte le altre classi d’età».
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